Raffica di rapine tra Licata, Palma e Camastra: in due a processo
Nel dicembre 2022 i due avrebbero seminato il panico tra Palma di Montechiaro, Camastra e Licata
Sei rapine con tanto di pistola puntata alla testa della vittima di turno e due furti nell’Agrigentino. Il tutto in poche ore, usando una motocicletta e due caschi integrali per non essere visti in faccia. Nel mirino bar, ristoranti, negozi e benzinai fra Palma, Licata e Camastra. In un caso la vittima e’ stata brutalmente picchiata con il calcio della pistola.
Una “maratona” di crimini che, tuttavia ha “fruttato” un bottino di poche centinaia di euro. Le indagini, pero’, nonostante le difficolta’ iniziali, hanno portato all’obiettivo: alcuni fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza hanno immortalato la targa di una moto intestata a uno dei due indagati. Il giovane, sentito dai poliziotti, ha dichiarato che non la usava da tempo perche’ gli era stata rubata la targa che, pero’, e’ stata ritrovata a casa del presunto complice. Antonino Incardona, 28 anni e Salvatore Provenzani, 21 anni, entrambi di Palma di Montechiaro, finiscono a processo. Il pubblico ministero della Procura di Agrigento, Giulia Sbocchia, ha chiesto il rinvio a giudizio e i difensori dei due imputati (sempre rimasti liberi), gli avvocati Giuseppe Vinciguerra e Rosario Maria Prudenti, hanno scelto il giudizio abbreviato. Il giudice per l’udienza preliminare Micaela Raimondo ha, quindi, fissato la requisitoria del pm al 19 febbraio.
Tutti gli episodi al centro del processo risalgono al 3 dicembre del 2022. La prima vittima e’ il titolare di un negozio di ferramenta di Palma, prima minacciato (“levati di davanti che ti sparo”) e poi picchiato col calcio della pistola senza, tuttavia, riuscire a portare via il denaro. A seguire sarebbero riusciti a rapinare 60 euro in un distributore di carburante dopo avere minacciato con la pistola un dipendente. I due delinquenti si sarebbero spostati di poche centinaia di metri, restando sempre a Palma, e con modalita’ simili (puntando l’arma al titolare dell’impianto) sono riusciti a portare via 350 euro. E poi ancora, in rapida successione, con modalita’ identiche alle precedenti rapine, avrebbero assaltato due bar fra Palma e Camastra con un bottino di 200 euro ciascuno. L’ultima rapina l’avrebbero commessa ai danni di un panificio, dopo essere tornati a Palma, puntando la pistola a un dipendente del panificio e costringendolo a consegnargli 200 euro. Infine due furti ai danni di un bar e di un ristorante di Torre di Gaffe, a Licata, da cui avrebbero rubato (nel primo caso forzando la saracinesca) alcuni pacchi di caramelle, delle bottiglie di vino e alcune monete.