Agrigento

Perde quasi 2mila euro con una “chiamata truffa”, banca condannata a risarcire correntista 

La Banca d'Italia ha dato ragione ad Adiconsum disponendo nei confronti del correntista il risarcimento dell'intera somma sottratta

Pubblicato 59 minuti fa

Un altro importante riconoscimento è stato ottenuto tramite un ricorso all’arbitrato bancario, che per il tramite di Adiconsum Agrigento, ha riconosciuto ad un associato il diritto all’ottenimento della somma di € 1.880,00 che gli era stata sottratta con una frode,  attraverso una “chiamata truffa” da un numero che era della sua stessa banca, dove il nostro assistito era correntista . Durante la telefonata il fantomatico operatore induceva il nostro associato ad entrare nella sua home bancking installata sul suo cellulare, per bloccare un bonifico di € 1.880,00 che era stato eseguito a sua insaputa. Dopo la titubanza iniziale, il cliente verificato nel frattempo che il numero che compariva sul suo cellulare fosse effettivamente quello della sua banca,  seguendo il suggerimento del falso operatore, si collegava tramite l’app del suo cellulare, nella home bancking, aspettando di ricevere un messaggio, per bloccare il bonifico.  Il messaggio non è mai arrivato, e, invece la somma di € 1.880,00 era stata sottratta con un bonifico istantaneo,  senza che l’utente potesse fare nulla per bloccarlo. Resosi conto del raggiro, ha subito sporto denuncia presso il comando dei carabinieri, e dopo si è recato presso la sua banca per consegnare la stessa brevi manu. 

“Dopo aver atteso invano qualche settimana, ha chiesto la nostra assistenza – spiega in una nota Adiconsum Agrigento – La prima cosa che abbiamo fatto è stato il disconoscimento della somma sottratta presso la sua banca , e dopo abbiamo istruito un ricorso presso la banca d’Italia , al fine di evidenziare che a causa di una palese violazione del sistema di sicurezza in termini di dati bancari, erano stati compromessi  i dati sensibili del nostro assistito , tanto da renderli vulnerabili, e per  tale  tipo di violazione la responsabilità era attribuibile, unicamente della banca. La Banca d’Italia ci ha dato ragione, condannando la banca a risarcire il cliente per l’intera somma sottratta. Un importante riconoscimento che apre la strada a quanti hanno subito una truffa e la banca non li ha mai risarciti. Bisogna fare molta attenzione , ai fenomeni dello smishing, phishing e visging  tecniche ormai note agli esperti truffatori che cogliendo l’utento alla sprovvista , riescono a sottrargli soldi dalla carta o da un conto corrente.”

“A tal proposito non bisogna mai cliccare su link ricevuti via sms o via e mail anche se vi è il logo della propria banca di riferimento. Basta un click per perdere anche ingenti somme di denaro – conclude Adiconsum Agrigento – Ricordiamo infine che nessun istituto di credito o ufficio postale vi chiederà i vostri dati , via mail, on line o tramite sms. Neppure tramite telefonata. Diffidate sempre! La nostra associazione è disponibile a dare chiarimenti e ad fornire assistenza nel caso in specie.”

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