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“Non ha provocato la rissa ma è vittima del pestaggio”, chiesta modifica delle accuse

La vicenda è legata alla maxi rissa in via Pirandello avvenuta nel febbraio di due anni fa: per la difesa uno degli imputati è la vittima del pestaggio e non l'aggressore

Pubblicato 2 ore fa

Non è stato lui a provocare la rissa, in cui peraltro ha riportato la frattura scomposta della mandibola, piuttosto è la vittima del pestaggio e per tale motivo si costituirà parte civile. È quanto sostenuto dall’avvocato Samantha Borsellino, difensore di uno dei nove imputati coinvolti nella maxi scazzottata avvenuta nel febbraio di due anni fa in via Pirandello, nel centro di Agrigento.

Questa mattina si è svolta la prima udienza preliminare, davanti il gup Giuseppa Zampino, in seguito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Agrigento. In realtà una falsa partenza, a causa di un difetto di notifica, sebbene siano emersi dettagli non di poco conto. La difesa di un trentacinquenne ha chiesto infatti di revocare la contestazione di lesioni aggravate alla luce del fatto che, proprio l’uomo, è risultato essere la vittima del pestaggio in cui ha riportato la frattura scomposta della mandibola con una prognosi di oltre un mese. Secondo quanto sostenuto dalla difesa,  il capo di imputazione – così per come è formulato – descriverebbe i fatti in modo difforme rispetto a quanto emerso dalle indagini. Il giudice scioglierà la riserva all’udienza del prossimo 18 marzo.

La procura di Agrigento negli scorsi mesi ha avanzato ala richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di nove persone con le accuse di rissa in concorso e lesioni aggravate. Si tratta di due gruppi di persone – tra i venti e trentasette anni – che si picchiarono a notte fonda. Tutti sono accusati del reato di rissa aggravata in concorso. Tra gli imputati anche due dei feriti ai quali vennero diagnosticate prognosi di oltre un mese a causa dei gravi traumi rimediati. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra mobile, grazie proprio a quel video ma anche ad altre telecamere di sicurezza presenti in zona, un primo gruppo composto da tre persone venne a contatto con alcuni ragazzi. Vi fu una colluttazione che ben presto si trasformò in una maxi rissa quando un secondo gruppo giunse in soccorso degli amici. Nel collegio difensivo gli avvocati Samantha Borsellino, Olindo Di Francesco, Emanuele Dalli Cardillo, Vincenzo Salvago, Santino Russo, Barbara Garascia e Gianluca Sprio.

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