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Mafia, l’omicidio per dare un segnale alla comunità: pentito svela retroscena, 2 arresti 

A distanza di 15 anni, grazie alle rivelazioni di un pentito, scattano due arresti per l'omicidio di un cittadino rom ucciso per dare un segnale alla comunità

Pubblicato 48 minuti fa

I Carabinieri del ROS, con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri di Messina e Reggio Emilia, hanno dato esecuzione, in Barcellona P.G. (ME) e nella Provincia di Reggio Emilia (RE), all’ordinanza applicativa di misure cautelari della custodia in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, su conforme richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, nei confronti di due soggetti, gravemente indiziati per i delitti di omicidio e porto illegale di armi, entrambi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosi. 

Il quadro gravemente indiziario è stato ricostruito grazie alle indagini svolte dai Carabinieri del ROS-Sezione Anticrimine di Messina e della Sezione di P.G. della Procura di Barcellona Pozzo di Gotto (ME), nell’ambito del proficuo coordinamento investigativo fra la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina; determinante il contributo dichiarativo di un collaboratore di giustizia, affiliato alla famiglia mafiosa c.d. dei barcellonesi. 

Allo stato, gli elementi raccolti consentono di ritenere che l’omicidio per il quale si procede commesso, nel 2010 a Barcellona Pozzo di Gotto, ai danni di Petre Ciurar, cittadino rumeno di etnia rom,fu ideato ed eseguitoquale atto ritorsivo nei confronti della comunità rom, ritenuta responsabile di diversi furti nel territorio appannaggio del dominio mafioso del gruppo “San Giovanni”, riconducibile alla medesima consorteria mafiosa dei “Barcellonesi”, alla quale erano organici i due indagati oggi arrestati.

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