L’inchiesta sui clan di Villaseta e Porto Empedocle, altri 9 indagati dal gip
Proseguono gli interrogatori di garanzia degli indagati arrestati negli scorsi giorni nel secondo blitz dei carabinieri che ha fatto luce sulla cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle
Proseguono gli interrogatori di garanzia degli indagati arrestati negli scorsi giorni nel secondo blitz dei carabinieri che ha fatto luce sulla cosche mafiose di Villaseta e Porto Empedocle e su un parallelo traffico di sostanze stupefacenti nell’Agrigentino. Alcuni dei soggetti raggiunti da misura cautelare sono già comparsi davanti il gip Antonella Consiglio scegliendo la via del silenzio.
Altri nove indagati, invece, compariranno il prossimo 21 gennaio per le udienze di convalida. Si tratta di Samuel Pio Donzì, 26 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Fabio Inglima Modica); Stefano Fragapane, 29 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Davide Casà); Valery Di Grigio, 29 anni, di Agrigento (difesa dall’avvocato Teresa Alba Raguccia); Calogero Morgana, 39 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Salvatore Pennica); Alfonso Brucoleri, 59 anni, di Porto Empedocle (difeso dall’avvocato Mariachiara Conigliaro); Calogero Bellaccomo, 39 anni, di Agrigento (difeso dall’avvocato Salvatore Pennica); Giuseppe Aliseo, 26 anni, di Canicattì (difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano); Alessandro La Cola, 40 anni, di Canicattì (difeso dall’avvocato Diego Giarratana); Antonio Salinitro, 25 anni, di Gela (difeso dall’avvocato Giacomo Ventura).
Fragapane e Di Giorgio sono accusati, in concorso, di danneggiamento aggravato dall’aver agevolato Cosa nostra. In particolare i due indagati, secondo quanto sostiene l’accusa, lo scorso ottobre avrebbero incendiato un’auto e uno scooter su ordine del boss di Villaseta, Pietro Capraro. Donzì è accusato di una estorsione in concorso ai danni di un noto bar di Porto Empedocle. Aliseo è accusato di detenzione di droga e, in particolare, l’aver svolto il ruolo di corriere nella consegna di una partita di cocaina per conto del clan di Villaseta in favore di un gruppo di canicattinesi. Nei confronti di La Cola viene mossa l’accusa di aver acquistato cocaina dal gruppo di gelesi con l’intermediazione di Parla. Stessa accusa per Bellaccomo, Bruccoleri e Morgana. Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe acquistato 87 grammi di cocaina da Tarallo.