“Inchiesta Pandora”, politica e corruzione: chiesti 27 rinvii a giudizio
Tra i destinatari del provvedimento c'è anche il leader della Lega in Sicilia Luca Sammartino, indagato per due presunti casi di corruzione
La Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per i 27 indagati dell’operazione Pandora, basata su indagini dei Carabinieri, su presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo. L’udienza preliminare davanti al gip Orazio Russo è stata fissata per il prossimo 23 settembre. La notizia è riportata dal quotidiano La Sicilia. https://www.grandangoloagrigento.it/agrigento-notizie/altra-tegola-giudiziaria-al-comune-di-agrigento-arrestato-il-consulente-del-prg
Tra i destinatari del provvedimento c’è anche il leader della Lega in Sicilia Luca Sammartino, indagato per due presunti casi di corruzione, che il 17 aprile scorso si è dimesso da vicepresidente della Regione Siciliana e da assessore all’Agricoltura dopo essere stato sospeso dalle funzioni pubbliche dal Gip. https://www.grandangoloagrigento.it/apertura/indagato-un-altro-consulente-del-prg-del-comune-di-agrigento-turbata-liberta-degli-incanti
Provvedimento confermato due giorni fa dal Tribunale del riesame. Tra gli imputati anche l’ex sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando e Pietro Alfio Cosentino, indagati per voto di scambio politico-mafioso per le amministrative del 2015, e due presunti esponenti di spicco di Cosa nostra: Francesco Santapaola e Vito Romeo, quest’ultimo cognato di Cosentino. Sammartino ha sempre contestato le accuse, esprimendo “piena fiducia nella magistratura”. Due i presunti casi di corruzione contestati dalla Procura.
Il primo è di avere favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo impegnandosi nell’impedire l’apertura a un suo concorrente. In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale per la candidata alle europee che lui sosteneva nel 2019 per il Pd, Caterina Chinnici, poi eletta e ora in Forza Italia, totalmente estranea all’inchiesta. Il secondo caso riguarda due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura, uno in servizio e l’altro in aspettativa, che avrebbero fornito notizie su eventuali indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria. La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dai sostituti procuratori Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Distefano e vistata dal procuratore aggiunto Francesco Puleio e dalla procuratrice facente funzioni Agata Santonocito.