Il boss Leonardo Rizzuto tornò a Cattolica Eraclea dopo il tentato omicidio nel 2023
Il boss Leonardo Rizzuto sarebbe tornato nella sua Cattolica Eraclea, paese di origine della potente famiglia mafiosa poi emigrata in Canada, subito dopo essere stato vittima di un tentato omicidio
Il boss Leonardo Rizzuto sarebbe tornato nella sua Cattolica Eraclea, paese di origine della potente famiglia mafiosa poi emigrata in Canada, subito dopo essere stato vittima di un tentato omicidio il 15 marzo 2023. La circostanza emerge da un’inchiesta del giornalista Felix Seguìn per il Giornale di Montreal. Notizia che sarebbe stata anche confermata dalle forze dell’ordine italiane che, appreso dell’imminente ritorno dell’erede di don Vito, si sono mosse per tenerlo d’occhio. Il timore, in quel periodo, è che la guerra innescata in Canada potesse avere ripercussioni anche in Sicilia e nell’agrigentino con il coinvolgimento delle cosche locali. In realtà, secondo quanto emerso dall’inchiesta del giornale di Montreal, Rizzuto sarebbe tornato nel suo paese natale per chiedere consiglio ai “vecchi”.
La storia è legata – come detto – al tentato omicidio ai danni di Leonardo Rizzuto avvenuto il 15 marzo 2023 sull’autostrada 440 ovest di Montreal. Due killer hanno affiancato la sua auto esplodendo diversi colpi di arma da fuoco e colpendo Rizzuto al torace e alle gambe. Leonardo riuscì a salvarsi trovando rifugio in un’attività di pompe funebri e non collaborò mai con la giustizia. I due killer furono arrestati successivamente dalla polizia che ipotizzarono un regolamento di conti a Montreal. Dietro l’agguato (fallito) al boss Leonardo Rizzuto ci sarebbe stato Francesco Del Balso, un tempo storico alleato del papà Vito. Puntuale come un orologio il conto è arrivato tre mesi più tardi il tentato omicidio di Leonardo Rizzuto. Del Balso, infatti, è stato ucciso a colpi di pistola il 5 giugno all’uscita di una palestra di Laval, a Montreal.
Del Balso, dopo aver scontato una condanna a quindici anni in qualità di affiliato ai Rizzuto, era tornato in pista e il suo desiderio di ritagliarsi uno spazio ai vertici della mala era grande. Secondo le indagini della polizia canadese ci sarebbe stato lui dietro il piano di morte ai danni di Leonardo Rizzuto, boss della mafia siciliana a Montreal. Tanti gli indizi che portano a Del Balso: sarebbe stato lui ad assoldare i due killer, a mettere una taglia sulla testa del figlio del padrino e addirittura a noleggiare le auto utilizzate per l’agguato. Due porsche Macan. Il mancato omicidio di Leonardo Rizzuto ha scombussolato i suoi piani. Del Balso si era reso conto di non essere più al sicuro e così, in fretta e furia, ha provato a lasciare il Canada imbarcandosi su un aereo diretto in Italia. Troppo tardi. La polizia lo arresta e gli sequestra il passaporto. Non appena rilasciato sa di essere diventato un bersaglio, un morto che cammina. Tre mesi più tardi, puntuale come un orologio, l’appuntamento con la morte.
Adesso l’inchiesta che ricostruisce gli spostamenti di Leonardo Rizzuto che, dopo essere scampato all’agguato, sarebbe tornato a Cattolica Eraclea. Non accadeva dal 2019 quando venne filmato insieme alla moglie e i figli ed insieme alla sorella Libertina, al marito Benny Sciortino e loro figli per trascorrere un breve periodo di vacanza e destando parecchie curiosità non solo quelle inevitabili dei residenti. Hanno alloggiato in un b&b del centro storico di Cattolica Eraclea per poi trascorrere un altro breve periodo di vacanza anche al Verdura Resort di Sciacca. Il Journal de Montreal ha dedicato un’intera puntata al rientro in Italia di Rizzuto con interviste al capo della Squadra mobile di Agrigento, Vincenzo Perta, all’ex senatore Beppe Lumia e al sindaco di Cattolica Eraclea, Santo Borsellino.