“Esami comprati all’università di Palermo”, 3 anni e 6 mesi a ragazza di Grotte
Nell’ambito di una indagine sulla compravendita di alcuni esami all’università degli studi di Palermo
La Corte di Appello di Palermo, ridimensionando il verdetto di primo grado, ha disposto 6 condanne nell’ambito di una indagine sulla compravendita di alcuni esami all’università degli studi di Palermo. Molte delle accuse sono cadute in prescrizioni mentre per alcuni imputati è scattata l’assoluzione. Tra le persone condannate c’è anche una 37enne di Grotte, Alexandra Rita Ntonopoulou: i giudici le hanno inflitto 3 anni e 6 mesi di reclusione. In primo grado era stata condanna a 5 anni.
Queste le altre condanne: Ignazio Giulietto 2 anni e 2 mesi; Giuseppe Gennuso 2 anni e mezzo; Carlo Gaglio un anno e mezzo; Walter Graziani 3 anni e mezzo; Giuseppe Capodici un anno e 2 mesi; Nunzio Fiorello, nonostante 3 anni (erano tutti studenti, per alcune ipotesi di reato è arrivata la prescrizione per altri l’assoluzione nel merito).Assolti Giuseppe Ciciliato, Francesca Pizzo. Prescritte di tutte le accuse per Andrea Tomasello, Caterina Guddo e Paolo Coviello.
L’indagine nasce nel 2010 e parte dal ruolo dell’impiegata Rosalba Volpicelli, impiegata poi licenziata dall’università, che nel frattempo è deceduta. Secondo l’accusa, tra il 2007 e il 2010 bastava pagare e nel piano di studi spuntavano esami mai sostenuti.