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“E’ pericoloso per l’incolumità pubblica”, sequestrato teatro a Eraclea Minoa

La Regione Siciliana ha aperto indagine interna per accertare eventuali responsabilità tecnico amministrative

Pubblicato 3 anni fa

Sigilli al Teatro Greco di Eraclea Minoa. La copertura in tubi e lamiera zincata, realizzata per proteggerlo dagli agenti atmosferici, rappresenta un pericolo per la pubblica incolumita’. I carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio culturale di Palermo e del Comando provinciale di Agrigento hanno dunque eseguito il sequestro preventivo del bene archeologico. L’indagine coordinata dalla Procura della Valle dei templi ha verificato le condizioni di conservazione del Teatro Greco e, in generale, del sito archeologico di Eraclea Minoa, ubicato nel territorio del comune agrigentino di Cattolica Eraclea.

Il teatro e’ del IV-III secolo a.C. ed e’ ubicato nella cavita’ della collinetta a Nord dell’abitato, costruito in conci di marna arenacea per la maggior parte degli ordini dei sedili mentre la parte sottostante e’ situata nella roccia. La marna e’ un materiale che, se esposto agli agenti atmosferici per lunghi periodi, e’ soggetto a deterioramento e, per tale motivo, la soprintendenza ai beni culturali di Agrigento aveva affidato, negli anni Sessanta, a un importante architetto dell’epoca l’incarico di studiare l’isolamento del monumento dagli effetti degli agenti atmosferici, coprendo integralmente la cavea con una vetrina incolore e trasparente. 

L’architetto progetto’ e fece realizzare una copertura in plexiglass che, alla lunga, anziche’ proteggere il teatro ne stava provocando la distruzione e, quindi, venne rimossa e sostituita, negli anni Novanta, in via provvisoria, con la struttura ancora oggi montata a copertura del teatro, costituita da pannelli in materiale plastico, sorretti da una struttura di tubi ‘innocenti’. Gli accertamenti svolti dai carabinieri, in collaborazione con i vigili del fuoco e i consulenti tecnici incaricati dall’autorita’ giudiziaria, hanno fatto emergere che in realta’ la copertura in tubi e lamiera zincata del Teatro Greco costituisce un pericolo per la pubblica incolumita’, poiche’ la sua integrita’ non e’ sufficientemente garantita in presenza di vento e di agenti atmosferici avversi, cosi’ come accertato nei diversi sopralluoghi effettuati, nel tempo, dagli organi competenti.

Cosi’, il procuratore Luigi Patronaggio ha disposto il sequestro preventivo del Teatro Greco di Eraclea Minoa e della relativa area antistante, con installazione di idonea segnaletica per interdire l’accesso al pubblico. Le indagini sono in corso ipotizzando i reati di omessa collocazione o rimozione di segnali o ripari e omissione di lavori in edifici o costruzione che minacciano rovina. La struttura in sequestro e’ stata affidata in custodia alla Soprintendenza fino all’esecuzione dei necessari lavori di messa in sicurezza.

Un’indagine interna per accertare “eventuali responsabilità tecnico amministrative”. Ad annunciarla è l’assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana Alberto Samonà dopo il sequestro preventivo del Teatro greco di Eraclea Minoa, effettuato questa mattina dai carabinieri del Nucleo Tutela su disposizione del gip di Agrigento. “La pubblica incolumità è l’aspetto più importante che non può mai passare in secondo piano ed è per questo che, qualora dovessero essere individuate responsabilità dirette, il governo agirà di conseguenza – afferma Samonà – Sono in costante contatto con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri perché la sicurezza di tutti è il bene primario”.  L’assessore ha anche sottolineato come, nel decreto di sequestro, “l’assessorato dei Beni culturali è stato dichiarato parte offesa e – ha aggiunto – a questo proposito, ho già convocato per domani mattina a Palermo il direttore del Parco archeologico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta (a cui era affidata la gestione del Teatro), alla presenza del soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Agrigento. Contestualmente, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, ho chiesto che sia disposta un’indagine interna per accertare eventuali responsabilità tecnico-amministrative”.

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