Bocciato il bilancio 2016-20 del Comune di Porto Empedocle: poche luci e molte ombre
Il Ministero boccia la proposta e chiede spiegazioni su come riscuotere 12 milioni di euro di tributi
Conti ballerini, riscossione delle entrate incerte ed elezioni imminenti. Le casse del comune di Porto Empedocle – com’è noto – non versano in buone condizioni e l’Ente è in dissesto finanziario dall’ottobre 2016.
Al momento l’unico bilancio approvato è quello del 2015, grazie alla “spinta” del Commissario ad acta della Regione Sicilia. Lo scorso marzo il Vicesindaco/Assessore al bilancio annunciò l’approvazione del bilancio riequilibrato (peraltro effettuato da una società esterna a cui l’Ente ha affidato l’incarico sborsando oltre 40.000€ ) per gli anni 2016-2019 e quindi – secondo l’Amministrazione comunale – l’uscita dalla condizione di dissesto finanziario.
Il Ministero dell’Interno, però, non l’ha approvato poiché non vi erano registrate le entrate che vanno dal 2016 al 2019 (circa 12mln di euro). Per entrate si intendono l’Imu, la Tari, la riscossione dell’affitto degli immobili comunali ai locatori morosi e della superficie dell’ex area Montedison. Pertanto, il Ministero ha dato tempo al Comune fino a dicembre per risanare le falle del bilancio.
Lo scorso 13 gennaio il Viminale ha dato di fatto un ultimatum al Comune di Porto Empedocle: sessanta giorni di tempo per consegnare la documentazione e approvare il bilancio. Se il Comune non riuscisse a riscuotere le entrante entro il tempo limite, Le conseguenze sarebbero pesanti dal punto di vista economico.
Per riscuotere i 12mln il Comune dovrà per prima cosa inviare le cartelle ai cittadini morosi nei confronti dell’Ente per il pagamento dei tributi non saldati dal 2016 ad 2019.