Costringeva la figlia a prostituirsi: chiesti 10 anni di carcere per agrigentina
Il sostituto procuratore Sergio Mistritta ha avanzato la richiesta di condanna a dieci anni di reclusione, e 140 mila euro di multa, nei confronti di una mamma originaria di Menfi che avrebbe costretto la figlia – all’epoca dei fatti minorenne – a prostituirsi vendendo prestazioni sessuali a soggetti che oggi si trovano a processo. Contestualmente, […]
Il sostituto procuratore Sergio Mistritta ha avanzato la richiesta di condanna a dieci anni di reclusione, e 140 mila euro di multa, nei confronti di una mamma originaria di Menfi che avrebbe costretto la figlia – all’epoca dei fatti minorenne – a prostituirsi vendendo prestazioni sessuali a soggetti che oggi si trovano a processo. Contestualmente, nel filone dell’abbreviato, il pm ha chiesto le condanne di altre due persone: si tratta di Calogero Friscia, 25 anni, e Vito Campo, 69 anni, entrambi di Menfi. Per loro l’accusa ha chiesto 8 anni di condanna. Le accuse sono gravissime: induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati (poiché consumati ai danni di una vittima quattordicenne). La ragazzina è stata già allontanata da casa della madre già dal 2017 quando sono cominciate le indagini. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo la madre per gli incontri chiedeva dai clienti, a secondo della “prestazione”, dai 30 ai 200 euro.Nell’udienza preliminare la ragazzina ha in pratica confermato le accuse parlando per 7 ore. Durante l’incidente probatorio la quattordicenne avrebbe confermato i fatti. Nei suoi racconto la minore avrebbe raccontato diversi retroscena ma anche che Viorel Frisal non l’avrebbe toccata. L’11 giugno il gup del Tribunale di Palermo Ermelinda Marfia entrerà in camera di consiglio per la sentenza.