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Corruzione, l’ex capo di gabinetto del sindaco Di Giovanni: “Non ho mai preso soldi”

L’ex capo di gabinetto del sindaco di Agrigento, Gaetano Di Giovanni, si difende e respinge le accuse di aver intascato mazzette

Pubblicato 8 ore fa

“Non ho mai preso soldi”. L’ex capo di gabinetto del sindaco di Agrigento, Gaetano Di Giovanni, si difende e respinge le accuse di aver intascato mazzette per favorire l’affidamento di appalti. Di Giovanni, già comandante della polizia locale nonché dirigente del distretto socio sanitario, ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee nel processo che lo vede imputato per corruzione.

L’inchiesta è quella legata ad un giro di tangenti a pubblici ufficiali in cambio di appalti che nello scorso aprile portò all’esecuzione di 12 misure cautelari. Di Giovanni, comparso davanti il giudice Paolo Magro, ha detto di non aver mai intascato soldi e che gli incontri con Giuseppe Gaglio, presidente del cda della cooperativa sociale Nido D’Argento, non erano per discutere di appalti.

L’ex super dirigente del comune di Agrigento è accusato – nello specifico – di aver favorito l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale per anziani non autosufficienti (per un totale di 204.051 euro) alla società Medea controllata da Gaglio e dei servizi socio-assistenziali nei comuni di Santa Elisabetta e di Agrigento (per un importo complessivo di 89.355) alla Nido D’Argento, in cambio di 7mila 500 euro in tre tranche. Si torna in aula il 18 dicembre per la requisitoria del pubblico ministero

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