Chi è il favarese morto a Siracusa: il viaggio religioso, l’ultimo biglietto e il decesso
Si chiama Gaetano Morreale, 61 anni, la vittima rivenuta nella serata di ieri nel porto piccolo di Ortigia. A Favara in tanti lo conoscevano come "Franco"
Era molto religioso, faceva parte della congregazione dei vocazionisti ed era in viaggio per raggiungere la Puglia dove lo aspettavano i religiosi dei Padri vocazionisti. Ma in Puglia non è mai arrivato.
Poi, la tappa improvvisa a Siracusa, l’affitto di una camera di hotel e il tragico epilogo. Si chiama Gaetano Morreale, 61 anni, la vittima rivenuta nella serata di ieri nel porto piccolo di Ortigia. A Favara tutti lo conoscevano come “Franco” e tutti gli volevano bene. Una persona a modo. Non aveva moglie e figli. La cittadina agrigentina piange la morte di “Franco” con sincero dolore.
La zona – quella per raggiungere il porto piccolo, le cui acque passano sotto il ponte Umbertino – era piena di passanti. Alcuni di loro hanno notato un cadavere chiamando immediatamente le forze dell’ordine.
Allo stato attuale l’ipotesi più concreta è quella del suicidio e ci sono diversi elementi a supporto della tesi: tra tutti un manoscritto rivenuto dagli investigatori, a tratti confusionario, in cui si farebbe riferimento all’acqua e alla purificazione. Ed in effetti, secondo quanto ricostruito, Morreale si sarebbe spigliato nudo per poi immergersi nelle acque gelide. La causa della morte non è stata ancora chiarita, potrebbe essere annegamento o ipotermia. Non ci sono segni di violenza. La Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo d’inchiesta e ha disposto l’autopsia sul cadavere.
L’esame autoptico scioglierà gli ultimi dubbi sul decesso di Gaetano “Franco” Morreale.