Agrigento
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Benvenuto presidente, la Capitale della Cultura accoglie Mattarella

Tutto pronto per la cerimonia di apertura di Capitale Italiana della Cultura: Agrigento accoglie il presidente della Repubblica Mattarella

Pubblicato 3 ore fa



Il Presidente della repubblica Sergio Mattarella è stato accolto al Teatro Pirandello di Agrigento, per la cerimonia di apertura di Agrigento capitale della Cultura, da centinaia di bambini che sventolavano bandierine tricolore. Il Capo dello Stato è stato accolto al grido di “Mattarella, Mattarella”. Il Presidente ha rivolto ai giovani un saluto e un sorriso.

“Un percorso affasciante e faticoso con un programma ricco e denso. Agrigento offre alla comunità internazionale la ricchezza del proprio passato per riflettere insieme sulla costruzione di un futuro per cercare equilibrio tra armonia e conflitto. L’altro da noi non è una minaccia ma fonte di costruzione della nostra comunità”. Così il direttore della Fondazione Agrigento capitale della cultura 2025, Roberto Albergoni, parlando alla cerimonia di inaugurazione in corso al teatro Pirandello, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Ore 09:00. L’assessore regionale ai beni culturali Scarpinato: “Oggi è la festa di Agrigento e di tutta la Sicilia. Siamo contentissimi e stiamo lavorando con impegno per rendere grande la terra di Sicilia. Aspettiamo con gioia il presidente della Repubblica. Siamo abituati a rispondere con il lavoro alle polemiche, cerchiamo sempre di trovare soluzioni.”

Ore 09.39. Il presidente della Fondazione Agrigento2025, Giacomo Minio: “La giornata è straordinaria perchè la visitare presidente della Repubblica ci riempie di orgoglio. Abbiamo grande energia, voglia di fare e dimostrare quello che il territorio riesce a mettere in campo. Voglio dire a chi ci ascolta che questa è una responsabilità condivisa del territorio, l’occasione è per tutti. Ci vuole coesione, partecipazione, capacitò di fare squadra e valorizzare talenti e intelligenze. Ci aspettiamo questo dal territorio e guardare non soltanto al 2025 ma al futuro con positività.” 

09.42. Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè: “E’ un giorno importante per Agrigento e tutto il territorio agrigentino e Lampedusa. Abbiamo dato al nostro territorio una grandissima opportunita’ e dobbiamo essere bravi adesso, lo saremo, a mantenere quello che abbiamo promesso di fare e andare oltre. Il 2025 deve essere un punto di partenza affinche’ poi Agrigento possa godere di quanto si e’ fatto in questi anni”. Sulle polemiche riguardo i ritardi organizzativi e logistici ha assicurato: “Io vado oltre, vado avanti, ritardi non so chi e’ che li denuncia di volta in volta. Io non conosco polemiche”.

Ore 09.30. Le parole del direttore del Parco Archeologico, Roberto Sciarratta: “Una bellissima giornata per Agrigento e la Sicilia intera, per noi che operiamo nei beni culturali è una vetrina per mettere in mostra il nostro patrimonio archeologico e ambientale”

09.45. L’ordine degli architetti: “Blocchiamo la macchina del fango sulla città di Agrigento e sosteniamo le istituzioni impegnate ad aprire l’anno in cui si celebra la Città dei templi, quale Capitale italiana della Cultura. Pur non negando evidenti ritardi nell’organizzazione – spiega il presidente dell’Ordine, Rino La Mendola – sentiamo il dovere di incoraggiare chi è delegato a organizzare le attività di Agrigento 2025 e auspichiamo che non prevalga la solita gogna mediatica autodistruttiva, alimentata dagli stessi agrigentini, che rischia di mortificare, ancora una volta, la Città dei templi e le sue eccellenti emergenze culturali, artistiche paesaggistiche e ambientali, fino al punto di ispirare la mano di un noto scrittore che, riferendosi ad Agrigento, auspica addirittura ‘un piccolo bombardamento sismico’ per ricostruirne il paesaggio e renderlo visibile”.

Ore 10:00. Così l’ex sindaco di Lampedusa, Martello: “Agrigento è stata scelta quale Capitale italiana della cultura 2025 anche perché, nel progetto iniziale presentato al momento della candidatura, Lampedusa aveva un ruolo determinante. In tutti questi mesi però non è mai stata fatta alcuna riunione né attivata alcuna iniziativa per il coinvolgimento dell’isola, nel disinteresse più totale non solo del capoluogo ma anche della stessa amministrazione comunale di Lampedusa che, probabilmente per propria incapacità, ha del tutto e colpevolmente ignorato quella che, almeno sulla carta, poteva essere un’opportunità di promozione culturale e turistica. A questo punto che senso ha continuare a far parte della provincia di Agrigento? Presenterò una mozione al Consiglio comunale per chiedere di attivare tutte le iniziative necessarie affinché la nostra isola diventi l’83esima Comune della provincia di Palermo e non più di Agrigento”. “Mi rivolgo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – aggiunge Martello – affinché valuti questa situazione con la massima attenzione. Signor Presidente, saremo anche ‘Capitale della Cultura’ ma a Lampedusa per una visita specialistica fanno aspettare anche mesi, e in provincia di Agrigento abbiamo ancora i rubinetti a secco e l’acqua nelle vasche da bagno”.

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