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Accoltellò moglie e due figlioletti, al via processo a Daniele Alba

Un giorno, il 23 maggio, che la piccola comunità di Cianciana ricorda molto bene

Pubblicato 19 minuti fa

Lo scorso anno si è reso protagonista di un giorno di ordinaria follia accoltellando prima la moglie e poi i figlioletti di sei e tre anni. Al via questa mattina la prima udienza a carico di Daniele Alba, il meccanico trentacinquenne che il 23 maggio scorso si barricò in una casa a Cianciana tentando di uccidere la coniuge e i suoi bambini. Il processo è in corso davanti il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Sciacca, Dino Toscano. La difesa dell’imputato ha già avanzato la richiesta di rito abbreviato.

Un procedimento – quello a carico di Alba – già segnato da una perizia psichiatrica che ha confermato l’assoluta incapacità di intendere e volere al momento del triplice tentato omicidio e del sequestro di persona. Lo psichiatra Maurizio Marguglio ha comunque ribadito la pericolosità sociale del meccanico e la sua capacità di stare in giudizio. Un giorno, il 23 maggio, che la piccola comunità di Cianciana ricorda molto bene. Alba, al culmine di una lite avvenuta in un appartamento nei pressi di piazza Puccini, accoltellò prima la moglie per poi scagliarsi contro i figli di 6 e 3 anni. Mamma e figlio riuscirono a fuggire nonostante le ferite mentre la bimba rimase barricata in casa col padre.

Soltanto dopo alcune ore, grazie all’intervento di un negoziatore dei carabinieri, il meccanico liberò la bambina. Alba si consegnò ai carabinieri nel tardo pomeriggio di quella giornata di follia, rischiando di essere linciato dalla folla che nel frattempo si era radunata sotto casa. La moglie, che riportò ferite al volto e alle braccia, fu la prima ad essere dichiarata fuori pericolo. I bambini subirono invece delicati interventi: il più grande alla testa per l’estrazione della punta del coltello che, nella ferocia dell’aggressione, gli era rimasto conficcato nel cranio; la sorellina alla mandibola per ridurre le fratture. Daniele Alba, difeso dagli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio, è accusato di triplice tentato omicidio maltrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di un proiettile.

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