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“Abusi sessuali sulla figlia a Favara”: al via processo a netturbino, moglie e due cognati 

Il netturbino deve rispondere di violenza sessuale e lesioni mentre i parenti sono accusati di favoreggiamento per averlo aiutato ad eludere le indagini

Pubblicato 5 ore fa

Ripartirà il prossimo 30 gennaio, davanti i giudici della terza sezione della Corte di Appello di Palermo presieduta da Sergio Gulotta, il processo a carico di un netturbino cinquantasettenne di Favara accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate ai danni della figlia. Sul banco degli imputati siedono anche la moglie e due cognati che devono invece rispondere dell’accusa di favoreggiamento. In primo grado furono tutti condannati: 7 anni e 10 mesi di reclusione al netturbino mentre sei mesi vennero inflitti agli altri tre imputati, accusati di aver aiutato l’uomo, rendendo false dichiarazioni all’autorità giudiziaria, ad eludere le investigazioni.

La vicenda risale al 2017. Secondo l’accusa, che ha trovato riscontro nel primo grado di giudizio, il cinquantasettenne avrebbe colpito la figlia con calci e pugni con l’intenzione di abusare di lei. Tra gli episodi contestati anche quello di aver puntato una pistola all’indirizzo della ragazza. Il favarese venne arrestato nel 2019 per poi tornare in libertà in seguito alla decorrenza dei termini della custodia cautelare. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Cusumano, Salvatore Pennica e Davide Casà. 

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