Siccità, acqua da diga Gammauta a lago Castello per dissetare l’Agrigentino
Lo stabilisce l'ordinanza emanata ieri dal Commissario per l'emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta
Al via il trasferimento dell’acqua dalla diga Gammauta, nel Palermitano, al lago Castello, che rifornisce il comprensorio agrigentino a uso irriguo e potabile. Lo stabilisce l’ordinanza emanata ieri dal Commissario per l’emergenza idrica in agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, in risposta alla grave crisi idrica che ha colpito quelle aree della Sicilia. Si tratta, spiega una nota, di un intervento che verra’ realizzato attraverso la messa in funzione dell’adduttore consortile San Carlo e che e’ cruciale per garantire il corretto approvvigionamento idrico del territorio e salvaguardare cosi’ le produzioni agricole della zona, a partire da Ribera e Bivona. Con l’ordinanza viene istituito un gruppo di monitoraggio dei volumi della diga, composto da rappresentanti dell’Autorita’ di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Enel, dipartimento Agricoltura, dipartimento Acque e rifiuti, Consorzio di bonifica di Agrigento, Comune di Ribera e Comune di Bivona. Il ricollocamento dell’acqua sara’ effettuato tutte le volte che il volume trasferibile sara’ in grado di garantire il funzionamento tecnico-idraulico delle infrastrutture coinvolte. “Con questo provvedimento straordinario – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani, in qualita’ di Commissario per l’emergenza idrica in Sicilia – oltre a garantire un miglior approvvigionamento idrico per i cittadini, diamo una risposta concreta alle esigenze di un territorio che rappresenta un’eccellenza nel settore agricolo siciliano. La cooperazione tra i diversi enti coinvolti sara’ fondamentale per superare questa emergenza che sta colpendo i siciliani e proteggere le nostre attivita’ produttive. Noi siamo impegnati incessantemente per trovare soluzioni a breve e a lungo termine, ma per vincere questa sfida serve un lavoro di squadra e per questo conto sulla collaborazione responsabile di tutti”. L’ordinanza restera’ in vigore fino a maggio del 2025, ovvero per tutta la durata dello stato di emergenza dichiarato dal governo nazionale. Di conseguenza, verra’ decretata la cessazione di produzione di energia idroelettrica da parte di Enel Green Power, proprietaria della diga