Agrigento

Rivolta in carcere, la Camera penale di Agrigento: “In alcune celle entra acqua”

Il presidente della Camera penale di Agrigento, l’avvocato Angelo Nicotra, è intervenuto con una nota sulla rivolta avvenuta nel carcere Pasquale Di Lorenzo

Pubblicato 1 anno fa

Il presidente della Camera penale di Agrigento, l’avvocato Angelo Nicotra, è intervenuto con una nota sulla rivolta avvenuta nel carcere Pasquale Di Lorenzo nella giornata di martedì: “Senza entrare nel merito dei fatti accaduti nel carcere di Agrigento, che verranno accertati, va detto – come recita la Costituzione – che il trattamento carcerario non può essere contrario al senso di umanità e tendere alla rieducazione del condannato”.

Nicotra prosegue: “Assistiamo a condizioni carcerarie di vita degradate per i detenuti e personale, per sovraffollamento assenza di riscaldamenti (annosa questione non più rinviabile in particolare al carcere di Agrigento, dove anche in alcune celle vi sono infiltrazioni di acqua piovana dalle finestre), senza acqua calda nelle celle, carenza di assistenza medica, soprattutto specialistica (il diritto costituzionale alla salute deve essere garantito anche ai detenuti). Nell’anno 2023 abbiamo avuto 67 suicidi in carcere”.

Il presidente della Camera penale di Agrigento conclude: “L’Europa ci ha più volte richiamati per l’eccessivo uso della custodia cautelare in carcere. Come si vede i problemi non si risolvono introducendo nuovi reati, ma occorrono interventi specifici, tra cui per esempio come più volte annunciato dal ministro Nordio l’utilizzo di caserme dismesse, dove eventualmente collocare soggetti condannati per reati minori”. 

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