Quando il gesso diventa arte: convegno ad Agrigento
Geologi, archeologi, speleologi, storici dell’arte, etnoantropologi esamineranno sotto varie angolazioni la storia del gesso, dalla formazione naturale al suo multiforme utilizzo, dalla preistoria ai nostri giorni nel corso di un incontro che si svolgera’ dal 26 al 28 settembre ad Agrigento presso l’Aula Magna dell’Universita’, nel complesso di Villa Genuardi. Il convegno internazionale “GeoArcheoGypsum2019. Geologia e Archeologia […]
Geologi, archeologi, speleologi, storici dell’arte, etnoantropologi esamineranno sotto varie angolazioni la storia del gesso, dalla formazione naturale al suo multiforme utilizzo, dalla preistoria ai nostri giorni nel corso di un incontro che si svolgera’ dal 26 al 28 settembre ad Agrigento presso l’Aula Magna dell’Universita’, nel complesso di Villa Genuardi.
Il convegno internazionale “GeoArcheoGypsum2019. Geologia e Archeologia del gesso. Dal Lapis Specularis alla scagliola”, e’ organizzato dalla Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento. Nel corso della conferenza verranno presentati gli studi effettuati presso il complesso “Grotta Inferno”, nel territorio di Cattolica Eraclea (Ag), scoperta da Tano Buscaglia nel 1986, e che rappresenta la prima cava romana identificata in Sicilia di lapis specularis, una particolare varieta’ di gesso cristallino trasparente che veniva utilizzato dai romani al posto del vetro per le finestre. Un viaggio che e’ anche l’occasione per ricollegare le aree gessose d’Italia e d’Europa con nuove scoperte.
Un posto di primo piano occupa la tradizione della scagliola colorata ad imitazione degli intarsi in pietre dure, che nacque in Germania e si sviluppo’ a Carpi nel modenese nel XVII secolo, fino in Lombardia e Toscana e che ha trovato oggi sorprendenti esempi anche in Sicilia, a Caltanissetta, Piazza Armerina, Caltagirone e, soprattutto, a Sant’Angelo Muxaro all’interno della Chiesa Madre.
Relazioni che conducono fino ai nostri giorni, con l’unico artigiano scagliolista, di origini siciliane, che opera a Carpi e che mostrera’ ai convegnisti la realizzazione di un’opera. Tre giorni di studio in cui, per la prima volta, specialisti affronteranno le problematiche legate ad uno dei minerali piu’ comuni e maggiormente utilizzati, dalla preistoria ai nostri giorni, dalla sua formazione, circa sei milioni di anni fa, al Lapis specularis, all’alabastro, alla scagliola, al gesso da costruzione, fino alle calcare moderne e al lessico dei gessaioli