Agrigento

Pioggia dentro il teatro Pirandello, Miccichè: “Polemiche che fanno male ad Agrigento”

Il primo cittadino, intervistato da Adnkronos, rassicura: "il teatro sabato prossimo sarà pronto per accogliere il presidente Mattarella"

Pubblicato 19 ore fa

di Adnkronos. Ho sentito il presidente Schifani e l’ho rassicurato. Il teatro sabato prossimo sarà pronto a ospitare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. A dirlo all’Adnkronos è il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, dopo il caso delle infiltrazioni di acqua piovana verificatesi sabato scorso in occasione dello spettacolo del pianista Enrico Pieranunzi e della Toscanini Jazz Orchestra al Teatro Pirandello, lo stesso che ospiterà il capo dello Stato per la cerimonia di apertura di Agrigento Capitale della cultura 2025, in programma il 18 gennaio.

“Si tratta di un problema già noto, da giorni è stato avviato un intervento di impermeabilizzazione della copertura e i lavori sono ormai in dirittura di arrivo” assicura il primo cittadino. Al lavoro sul tetto dello stabile c’è una squadra di edilizia acrobatica. “Anche oggi erano lì con le funi perché è impossibile accedere in altro modo, tra domani e dopodomani l’intervento sarà terminato”, aggiunge il sindaco, spiegando che “si è programmato un restyling dell’intero teatro, compreso il tetto, proprio in previsione della cerimonia di inaugurazione con Mattarella. Abbiamo dovuto aspettare i tempi della burocrazia, ma tutto sarà pronto entro sabato. C’è stato un clamore immotivato”. Come per gli strafalcioni sui cartelli dell’Anas, in cui si leggeva ‘Valle di Templi’ e ‘contrata Caos’. Su quei cartelli l’Amministrazione comunale non aveva alcuna responsabilità – sottolinea -. Mi chiedo, però, perché divulgare la notizia sui social invece di avvisare chi di competenza. Il cittadino che per primo si è accorto dell’errore avrebbe potuto chiamare me o il mio assessore. Saremmo intervenuti subito chiedendo la correzione ed evitando un danno di immagine alla città”. 

“Le polemiche, spesso strumentali di queste settimane, fanno male ad Agrigento”, sottolinea il sindaco, ribadendo che “non c’è alcun ritardo”. “Domani presenteremo a Roma il programma – dice -. ‘Agrigento Capitale italiana della cultura’ è una grande vetrina e non potrà che portare benefici economici ma anche strutturali alla città. Da un anno sto lavorando per ottenere finanziamenti, perché il milione stanziato dal ministero della Cultura serve solo per i progetti del dossier. Qui, però, ci sono criticità accumulate negli anni con una città che ha bisogno di servizi e infrastrutture”. La scorsa estate il sindaco aveva lanciato una provocazione. “Sono pronto a restituire il titolo se la città dovesse essere ancora irrimediabilmente attanagliata dalla crisi idrica”, aveva detto. Una preoccupazione, quella per l’emergenza siccità, che resta.

“Certo, sono preoccupato, ma anche fiducioso perché confido nel Governo regionale. Il presidente Schifani è molto, molto attento al nostro territorio e a questa problematica, lo dimostra anche l’anticipazione di 10 milioni di euro sui 40 destinati alla rete idrica, i cui lavori sono stati consegnati”. L’auspicio al termine di quest’anno da Capitale italiana della cultura è che Agrigento, che “da sempre è una città di cultura”, possa anche diventare “più europea”. “Spero che grazie a questa opportunità si possano realizzare quelle piccole infrastrutture che consentano a questa città di fare un salto di qualità anche nei servizi. Mi riferisco al decoro e all’arredo urbano, al verde, all’illuminazione, alle strade”. Infine, l’appello. “Basta polemiche, invito tutti a fare squadra per il bene di Agrigento, che deve sfruttare al meglio questa chance”, conclude

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