Agrigento

Messinese assume massiccia dose di beta-bloccanti: salvo grazie ad antidoto arrivato da Agrigento

Il direttore dell'Asp Capodieci: "Una vita è stata salvata grazie alla professionalità ed alla prontezza di tutti i sanitari impegnati"

Pubblicato 47 minuti fa

Un ponte aereo tra Agrigento e Messina ed un paziente ricoverato all’ospedale Papardo della città dello Stretto salvo grazie al Servizio antiveleni del San Giovanni di Dio di Agrigento e alla prontezza dei sanitari. La storia, a lieto fine, è avvenuta pochi giorni fa quando l’uomo, ricoverato in gravissime condizioni presso il reparto di anestesia e rianimazione del Papardo dopo la massiccia assunzione di beta-bloccanti, aveva urgente bisogno di un antidoto salvavita. Il Centro antiveleni di Pavia, punto di riferimento sul piano nazionale, suggeriva ai sanitari di Messina la somministrazione di un corposo quantitativo di fiale di Glucagen e di contattare il Servizio antiveleni della Farmacia ospedaliera del San Giovanni di Dio, diretta da Giuseppe Bellavia, unico in Sicilia. Da lì la corsa contro il tempo: il Servizio agrigentino, in stretta collaborazione con le direzioni sanitarie di presidio degli ospedali della provincia, ha reso subito disponibili i quantitativi recuperando il farmaco dalle unità operative di Anestesia e rianimazione e dai pronto soccorso che in passato, trattandosi di un antidoto prioritario, aveva provveduto a rifornire. Nel frattempo, vista la distanza tra Messina ed Agrigento ed il tempo necessario, circa tre ore, per percorrerla con un veicolo gommato, è stato deciso il trasferimento del farmaco con un mezzo di elisoccorso.

Giunte ad Agrigento in tempi da record, le fiale sono state dunque consegnate al mezzo di soccorso aereo e inviate a Messina per la somministrazione al paziente che oggi è vivo e in miglioramento. Il direttore generale dell’Asp di Agrigento , Giuseppe Capodieci, ha espresso il suo apprezzamento per il risultato raggiunto: “Una vita è stata salvata grazie alla professionalità ed alla prontezza di tutti i sanitari impegnati. Questo evento sancisce la peculiare importanza del Servizio antiveleni dell’ospedale di Agrigento . Nel recente periodo il progressivo ampliamento dei quantitativi e della tipologia di farmaci e prodotti galenici stivati presso la farmacia del San Giovanni di Dio ha permesso di inserire l’elenco degli antidoti della struttura all’interno della Banca Nazionale degli Antidoti (BaNdA) del Centro antiveleni di Pavia. Oltre a divenire quindi un riferimento regionale di rilievo – conclude – l’Asp di Agrigento  contribuisce attivamente alle esigenze della rete nazionale rendendo disponibili, in un rapporto di mutuo sostegno con le altre sedi medico-ospedaliere, le risorse di cui dispone”.

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