Le mani della mafia sull’agro-pastorale, il questore Palumbo: “un risultato importante per la Polizia”
L'intervista al questore di Agrigento, Tommaso Palumbo
“La lotta alla mafia continua. Quello di oggi è un grosso risultato per la Polizia di Stato, per la Questura di Agrigento e per la Procura distrettuale di Palermo. Un intervento importante nell’ambito di una manifestazione della mafia estremamente tipica del nostro territorio che è quella rurale”. Queste le parole del questore di Agrigento, Tommaso Palumbo a margine dell’uscita degli arrestati dalla Questura di Agrigento.
Cinque in tutti gli arrestati si tratta di: Pietro Campo, misura notificata direttamente in carcere del figlio Giovanni Campo di 33 anni, Piero Guzzardo di 45 anni e Pasquale Ciaccio di 58 anni. Ai domiciliari invece è stato posto Domenico Bavetta di 42 anni; tutti devono rispondere di estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso e di aver agevolato l’associazione mafiosa. In base alle indagini, è stato ipotizzato il “pervasivo controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali” sul territorio girgentano di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina.