La Polizia compie 173 anni, il questore Palumbo: “Sempre al servizio dei cittadini”
Durante la cerimonia sono stati premiati i poliziotti che si sono distinti in alcune attività
La Polizia di Stato compie 173 anni. I festeggiamenti ad Agrigento si sono svolti al Palacongressi del Villaggio Mosè con la partecipazione delle autorità locali e delle forze dell’ordine, con un tributo al lavoro instancabile e al sacrificio quotidiano degli agenti.
““Esserci sempre”, il motto della festa, non va inteso soltanto come presenza istituzionale sul territorio, a difesa di cittadini ed istituzioni, nel prevenire e reprimere gli illeciti, ma anche come apertura del mondo verso la società civile, di cui siamo parte integrante”, ha detto il questore di Agrigento Tommaso Palumbo. “Siamo alfieri della legalità, ma non può esserci legalità senza la promozione della cultura della legalità e la cultura, in senso generale, ne costituisce la premessa, perché essa è il presupposto cognitivo per recepire i valori fondanti della nostra società a cui siamo serventi“; ha continuato il capo della Polizia agrigentina. “Solo attraverso ciò è possibile contrastare le mafie e, in genere, tutti i fenomeni criminosi, convinti che questo non può e non deve essere considerato come un’esclusiva azione della Polizia di Stato e delle altre Forze di polizia nel reprimere singole fattispecie criminali, affinché la magistratura, a cui va il mio ringraziamento per la costante attenzione verso il nostro lavoro, possa giungere a compiere, al meglio, il proprio mandato nelle sedi giudiziarie .I valori della legalità e giustizia sono e devono essere patrimonio comune di tutto il tessuto sociale“. E poi il questore Palumbo ha sottolineato: “tutte le nostre attività siano importanti, anche quelle strumentali, continuiamo a lavorare con il massimo impegno, ogni giorno. Il tutto svolto, non soltanto osservando la legge, ma, con quella professionale e umana empatia verso chiunque si rivolga a noi: italiano o straniero, regolare o irregolare, vittima o reo, utente o sanzionato. Nella piena consapevolezza che sempre, in ogni caso, abbiamo di fronte a noi una persona”.
Momento emozionate della cerimonia quando sul palco è salita Calogera Piraneo, 91 anni, la prima poliziotta donna della Questura di Agrigento, accompagnata dall’ispettore Eugenia Pace, 38 anni, la più giovane delle poliziotte. Un’intervista doppia, che ha messo in luce le qualità delle donne in polizia; l’arzilla 91enne, ha raccontato alcuni aneddoti della sua lunga carriera, segnata da sfide e conquiste che l’hanno resa una pioniera.
Durante la cerimonia premiati alcuni poliziotti che si sono distinti varie attività dal controllo del territorio, alla gestione logistica, contabile, amministrativa e sanitaria; dalle indagini di polizia giudiziaria, all’attività di polizia amministrativa; dalla gestione dell’immigrazione, a quella delle misure di prevenzione ed a protezione dei minori. Inoltre il questore Palumbo ha voluto rendere più forte lo stretto legame con tutti i colleghi in quiescenza attraverso la consegna della medaglia in ricordo del servizio prestato, affinché sia chiaro il legame che ci unisce e che vede la Polizia di Stato come una seconda casa.
Promozione per merito straordinario concessa a ispettore Cristoforo Messina, sovrintendente capo Mariano Cipriano, sovrintendente Giovanni Raneri che “evidenziando straordinarie capacità professionali ed operative si distinguevano in un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con il fermo di due individui responsabilità di usura e tentata estorsione, continuati ed aggravati dal metodo mafioso. Durante un appostamento, affrontavano e mettevano in fuga i malviventi che venivano successivamente assicurati alla giustizia. Chiaro esempio di alto senso del dovere e coraggio. Licata, 8 marzo 2019”.
Promozione per merito straordinario concessa agli assistenti capo Calogero Gallo e Damiano Vella che “on sprezzo del pericolo, espletavano un’attività di soccorso pubblico verso i condomini di uno stabile interessato da un pericoloso incendio, traendo in salvo due persone anziane in precarie condizioni di salute, rimaste intrappolate all’interno del proprio appartamento. Nella circostanza, noncuranti delle avverse condizioni ambientali, dovute alle alte fiamme, al fumo intenso e alla presenza di una bombola di gas, si addentravano nello stabile, individuando le vittime e conducendole all’esterno di peso, traendole così in salvo. Chiaro esempio di coraggio e alto senso del dovere. Agrigento, 28 novembre 2023”.
Promozione per merito straordinario concessa al sovrintendente capo Salvatore Tornese che “con eccezionale determinazione operativa, espletava un’attività di soccorso pubblico che consentiva di trarre in salvo tre bambini, bloccati all’interno della loro abitazione a causa di un incendio di vaste proporzioni. Nella circostanza, con sprezzo del pericolo, si attivava tranciando i tubi di gomma e chiudendo le valvole di erogazione di due bombole del gas, già roventi perché esposte alle fiamme e, al fine di scongiurare una eventuale deflagrazione, le poneva in sicurezza. Chiaro esempio di coraggio e spirito d’iniziativa. Porto Empedocle, 25 giugno 2019”.
Promozione per merito straordinario concessa al sovrintendente Santino Cosenza che “con eccezionale capacità operativa e non comune determinazione operativa, libero dal servizio, si distingueva nella delicata attività di soccorso di quattro minorenni, di età compresa tra i due e i tredici anni, coinvolti in un incendio. L’operatore, con coraggio e spirito d’iniziativa, dopo aver udito il pianto di alcuni bambini, si addentrava nello stabile incendiato, li individuava nel loro appartamento, e li traeva in salvo. Chiaro esempio di alto senso del dovere. Agrigento, 17 ottobre 2023”.
Encomio solenne concesso al commissario capo Giuseppe Garro che “evidenziando spiccate qualità professionali e non comune determinazione operativa, dirigeva un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un uomo, responsabile di porto illegale di arma da fuoco in luogo pubblico. Gela, 6 novembre 2021”.
Encomio solenne concesso agli ispettori Andrea Lo Vetro e Alessandro Licata che “evidenziando non comune determinazione operativa e intuito investigativo, partecipavano a un’attività di polizia giudiziaria conclusasi con il fermo di un soggetto al vertice del mandamento mafioso di Sambuca di Sicilia e con l’applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro fiancheggiatori appartenenti al sodalizio mafioso. Agrigento, 19 novembre 2018”.
Encomio solenne concesso al sovrintendente Giuseppe Seminero che “evidenziando spiccate capacità professionali e non comune determinazione operativa, espletava un’attività di polizia giudiziaria che si concludeva con l’arresto di un soggetto che, in stato di alterazione psicofisica, si era reso responsabile dei reati di rapina, danneggiamento, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Canicattì, 9.10.2021”.
Encomi solenni ed encomi concessi a ispettore Giuseppe Piscopo, sovrintendente capo Massimo Bianchi, assistente capo Gianluca Sterrantino, assistenti Giovanni Balistreri e Salvatore Caci che “evidenziando spiccate capacità professionali e operative espletavano un’attività di giudiziaria conclusasi con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 26 soggetti, responsabilità di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti ed altri reati. Agrigento, 21.02.2023”.
Encomio concesso al vice questore aggiunto Francesco Sammartino che “evidenziando elevate capacità professionali, espletava un’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di identificare e trarre in arresto tre tifosi calcistici, e di denunciarne, in stato di libertà, altri ventotto che, durante incontri sportivi, avevano partecipato, alcuni anche a volto coperto, a scontri tra gruppi rivali. Ravanusa, 5 marzo 2023”.
Encomio concesso all’ispettore Fabio Navarra che “evidenziando spiccate capacità professionali ed operative, collaborava, nel corso dell’emergenza sanitaria da Covid, alla complessa attività di rimodulazione dei servizi istituzionali connessi all’accoglienza e gestione dei migranti irregolari, giunti a seguito di sbarchi autonomi sulle coste dell’isola di Lampedusa e del litorale agrigentino. Agrigento, 30.11.2020”.
Lode concessa al vice questore Vincenzo Perta che “evidenziando elevate capacità professionali, dirigeva un’attività di polizia giudiziaria, che si concludeva con la disarticolazione di un’associazione per delinquere, di carattere transnazionale, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nonché al contrabbando di tabacco. Caltanissetta, 17 novembre 2022”.
Foto gallery di Sandro Catanese