Imprese, da Agrigento Capitale partono le nuove sfide sulla sostenibilità
Un incontro per dialogare con le business community, le istituzioni, le università e le imprese locali sul futuro di questa fondamentale transizione economica e sociale
E’ stata Agrigento, citta’ della cultura 2025, a ospitare il secondo appuntamento de “La sfida della sostenibilita’ – Stakeholders a confronto”, il percorso in cinque tappe che Manageritalia Sicilia, con il coordinamento del vicepresidente Davide Frangiamore, ha ideato per dialogare con le business community, le istituzioni, le universita’ e le imprese locali sul futuro di questa fondamentale transizione economica e sociale.
“Proprio dalla capitale italiana della cultura 2025 Agrigento abbiamo voluto lanciare un invito a tutte le aziende siciliane ad abbracciare e farsi latori di una nuova cultura d’impresa in cui le politiche Esg siano strumenti indispensabili per la crescita economica e lo sviluppo d’impresa. Investire in queste aree non solo migliora la reputazione aziendale e l’attrattiva per gli investitori, ma ci prepara anche a rispondere in maniera piu’ efficace alle sfide dei mercati”, afferma Carmine Pallante, presidente Manageritalia Sicilia, che prosegue: “Con questo secondo incontro abbiamo voluto dimostrare, grazie anche alla viva voce di manager, imprenditori e rappresentanti del mono accademico, come le scelte di sostenibilita’ non siano un costo, ma un investimento capace di portare benefici tangibili, intangibili ma soprattutto a migliorare la competitivita’ e a garantire la prosperita’ a lungo termine delle imprese siciliane”.
Focus di questa seconda tappa sono stati i criteri Esg (Ambientale, Sociale e di Governance) e come coniugare questi con le differenti strategie aziendali migliorando produttivita’ e generare valore per le imprese del territorio salvaguardano la sostenibilita’ economica e finanziaria dell’impresa.A sottolineare la necessita’ di diffondere una nuova cultura d’impresa che sia piu’ attenta alla protezione dell’ambiente, al benessere dei lavorati anche attraverso un moderno sistema di welfare aziendale e presenti un maggior impegno nello sviluppo economico e sociale del territorio sono stati i contributi del mondo accademico.
Giacomo Minio, docente di Istituzioni di economia ed Economia politica Universita’ degli studi di Palermo e coordinatore Sicindustria Agrigento, ha sottolineato l’importanza di attuare una sostenibilita’ che copra sia gli aspetti ambientali, sociali e di governance: se non si opera profondamente anche in questi due ultimi, la sostenibilita’ e’ ardua da attuare e gestire. Elisa Rita Ferrari, docente di Economia Aziendale Universita’ degli studi di Enna “KORE”, ha evidenziato la necessita’ che imprenditori e manager, per realizzare la sostenibilita’, partano da una revisione del modello di business e organizzativo: in questo serve un coinvolgimento e supporto da tutto il territorio. Per il mondo istituzionale e’ intervenuta Federica Tortora, specialista per l’innovazione Direzione Regionale Campania, Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo, ha ricordato come la sostenibilita’ sia un fattore determinante per stare sul mercato anche per le Pmi: tante stanno approcciando il bilancio di sostenibilita’ e questo e’ un importante passo. Ma gia’ oggi, per posizionarsi in determinate filiere o collaborare con grandi gruppi, viene chiesto e imposto di rispettare i principi Esg e certificarlo, pena la perdita dei contratti e fatturato.
E’ seguito poi il contributo di Graziano Cipollina, consulente tecnico per la Sicilia di Golden Group, che ha proposto un’analisi di come l’approccio ESG sta influenzando la gestione finanziaria delle piccole e medie imprese. Ha chiuso la mattinata Davide Frangiamore, vicepresidente Manageritalia Sicilia e organizzatore del progetto: “L’incontro di oggi conferma l’impegno dei tutti gli stakeholder del territorio nel perseguire davvero la sostenibilita’, ognuno nel suo ambito ma in forte sinergia e collaborazione con tutti. Importante anche che tutti partano dalla necessita’ di riconsiderare da parte delle aziende i modelli di business e organizzativi, riconoscendo in questo il ruolo determinante di presenza e gestione manageriale nelle aziende”.