Gli assistenti sociali di tutta Italia s’incontrano ad Agrigento
Dal 19 al 21 marzo gli assistenti sociali si incontrano per discutere di solidarietà e inclusione
Agrigento, Capitale italiana della Cultura, dal 19 al 21 marzo ospita oltre 750 assistenti sociali provenienti da tutta la Sicilia e da ogni regione d’Italia che si danno appuntamento per discutere di solidarietà e inclusione e celebrare l’evento nazionale del WSWD 2025, la Giornata Mondiale del Servizio Sociale, che si celebra domani in tutto il mondo.
La due giorni organizzata dal Consiglio regionale dell’Ordine Sicilia – nel trentennale dalla nascita – insieme al Consiglio Nazionale e alla Fondazione Nazionale, sarà trasmessa anche su piattaforma ZOOM per la platea dei quasi 48mila assistenti sociali italiani.
Ad aprire i lavori di entrambe le giornate saranno la presidente nazionale dell’Ordine, Barbara Rosina, la presidente della Fondazione nazionale degli Assistenti sociali, Silvana Mordeglia, e il presidente del Consiglio regionale dell’Ordine della Sicilia, Giuseppe Ciulla.
Il via, dunque, giovedì alle ore 9,30 con il convegno dal titolo “Avere cura Coltivare. Perché il Servizio Sociale è Cultura”, in programma al Teatro Pirandello. Un’intera mattinata di confronto che entrerà nel vivo con gli interventi del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone e dell’assessore regionale della Famiglia e delle Politiche sociali Nuccia Albano. Fino alle 13,30 si susseguiranno vari tavoli tematici sullo stato dell’arte, le sfide e le prospettive del Servizio Sociale nel Paese: dal “Ruolo dei Comuni per l’uniformità e la tenuta dei servizi” con l’intervento del presidente dell’Anci Sicilia Paolo Amenta, all’analisi dell’ultimo “Rapporto Cnel sui Servizi sociali territoriali” con l’intervento di Emanuele Padovani, docente dell’Università di Bologna e componente del Cnel. Dalla Sicilia oltre ad Amenta, al presidente del Croas Giuseppe Ciulla e al consigliere regionale Davide Nicolosi (espressione della provincia di Agrigento), interverranno: Maria Pia Castro e Carlo Colloca dell’Università di Catania, Roberta T. Di Rosa dell’Università di Palermo e Giovanna Mazzola, direttrice dell’Esis, Ente Siciliano di Servizio sociale. Sono previsti inoltre gli interventi di Roberto Pezzani, componente del direttivo nazionale di Unasam (Unione nazionale delle associazioni per la Salute Mentale), Mirella Silvani (vicepresidente del Cnoas) e Francesco Poli (tesoriere Cnoas). Modera i lavori la consigliera nazionale Elisa Concina.
Nel pomeriggio gli assistenti sociali assisteranno al musical Camicette Bianche scritto e diretto dal regista agrigentino Marco Savatteri e ispirato al libro di Ester Rizzo dedicato al rogo della Triangle Waist di New York che diede origine alla Giornata Internazionale della Donna. Un testo per riflettere su diritti dei lavoratori, donne, migrazioni, memoria scelto anche in omaggio ad un agrigentino doc come Andrea Camilleri, di cui quest’anno si celebra il centenario dalla nascita e che, nel 2016, insieme all’Ordine degli Assistenti sociali realizzò un appello nell’ambito delle Giornate di solidarietà del servizio sociale per i rifugiati promosse dalla EASSW, puntando sul valore della vita e del futuro rappresentato da tanti bambini che giungono sulle coste italiane.
Il 21 marzo, sarà dedicato al World Social Work Day e al “Viaggio in Italia”: una staffetta online di quattro ore che da Villa Genuardi, ad Agrigento, percorrerà virtualmente tutto il Paese, attraverso contributi video e la testimonianza diretta di presidenti o consiglieri di tutti i Croas, attorno al tema della “Solidarietà intergenerazionale per uno sviluppo duraturo”. “Viaggio in Italia” si ispira al “Viaggio in Sicilia” il format di successo del Croas Sicilia nato all’indomani del Covid. Un omaggio ai trent’anni dell’Ordine regionale e in linea con la politica del Cnoas sintetizzata nello slogan “Vedo un solo Ordine” che ha uniformato il logo dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale.
“Durante il ‘viaggio’ che faremo – dice il presidente dell’Ordine Giuseppe Ciulla – racconteremo tante storie relative sia alla trasmissione di saperi e di competenze all’interno della nostra professione che alle buone pratiche maturate dai Servizi sociali in Sicilia e nel Paese, perché diventino ‘capitale’ e cultura condivisa”.
In Sicilia sono 6000 gli assistenti sociali impegnati sia nel settore pubblico – Enti locali e Sanità – che nel privato sociale, all’interno o come fondatori di realtà del Terzo settore. Un numero ancora insufficiente a coprire i fabbisogni dell’Isola e la percentuale prevista dalla norma nazionale (un assistente ogni 4000 abitanti). In 30 anni la professione si è comunque rafforzata non solo in termini numerici ma in fatto di competenze. Si diventa assistenti sociali attraverso Corsi di Laurea specifici. In collaborazione con l’Università Kore di Enna e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’Ordine regionale ha varato anche nuovi Master come quello per Esperto nella programmazione di Servizi per il contrasto alle povertà educative e minorili.
“Quella dell’Assistente sociale è una professione in continua trasformazione che ha necessità di aggiornarsi costantemente per venire incontro a una società fatta di Persone che hanno sempre più nuovi bisogni– dice Giuseppe Ciulla –. Per questo, la formazione continua e deontologica è una priorità. Negli ultimi quattro anni abbiamo realizzato 82 eventi accreditati per la formazione continua degli assistenti sociali della Sicilia, per circa 20 mila fruizioni in totale. Singoli webinar e cicli formativi che hanno coinvolto anche professionisti di altri settori in un’ottica sempre più multidisciplinare, convinti che questa sia la strada migliore per dare risposte efficaci. Perché nessuno deve restare indietro”.