Agrigento

Dune distrutte a San Leone, il Demanio al deputato Catanzaro: “danni a carico del Comune e della ditta”

Dopo lo scempio delle dune di sabbia di San Leone distrutte con una ruspa a seguito della pulizia dell’arenile denunciato dall’associazione Mareamico, e dopo l’interrogazione parlamentare del deputato all’Ars Michele Catanzaro che si chiedeva “quali interventi si pensa di attivare per provare a rimediare a quello che assumerebbe i contorni di un autentico disastro ambientale?”, […]

Pubblicato 4 anni fa

Dopo lo scempio delle dune di sabbia di San Leone distrutte con una ruspa a seguito della pulizia dell’arenile denunciato dall’associazione Mareamico, e dopo l’interrogazione parlamentare del deputato all’Ars Michele Catanzaro che si chiedeva “quali interventi si pensa di attivare per provare a rimediare a quello che assumerebbe i contorni di un autentico disastro ambientale?”, oggi a dare risposta è l’assessorato al Turismo e Ambiente nella figura della dirigente dell’Ufficio del Demanio Marittimo di Agrigento e Caltanissetta, Olimpia Campo.

“L’ufficio del Demanio Marittimo rilasciando l’autorizzazione al Comune di Agrigento per effettuare il servizio di pulizia delle spiagge costiere e del viale delle Dune, si legge nella nota, deve rispettare delle condizioni: non dovrà essere modificato il naturale regime delle spiagge o dune, avendo cura di non estirpare le vegetazione spontanea, anche arbustiva, tipica delle zone dunali, con l’avvertenza che gli eventuali danni di naturale ambientale arrecati, resteranno a carico del richiedente, e che la ditta è obbligata alla fine del periodo a riconsegnare l’area in pristino stano”. Successivamente alla denuncia effettuata a mezzo stampa da parte dell’Associazione Mareamico, della distruzione delle dune, e dell’apertura di un fascicolo d’inchiesta da parte del Procuratore Patronaggio, lo stesso ufficio effettuava un sopralluogo con il Comune, la Capitaneria, la Soprintendenza ai Beni culturali, e il Genio civile per constare i fatti.

Dal sopralluogo effettuato il 26 giugno, continua nella nota la dottoressa Olimpia Campo, è emersa una movimentazione di materiale che ha in parte modificato la pregressa situazione planimetrica di un tratto dunale senza tuttavia determinarne significative differenze altimetriche. Nel frattempo il Comune di Agrigento ci inviava la relazione nella quale si legge che la società esecutrice delle operazioni di pulizia aveva comunicato l’errata effettuazione delle stesse nella porzione del litorale di che trattasi, impegnandosi a ripristinare lo stato dei luoghi secondo le regole dell’arte”. “L’ufficio, si legge in conclusione , continuerà a vigilare e controllare affinchè simili incidenti non si vengano a verificare”.

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