Dissequestrati i beni di Marco Campione: non è socialmente pericoloso
Per i giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo non è stata riscontrata alcuna attività illecita
Rigettata la richiesta di misura di prevenzione patrimoniale (ed anche personale) avanzata dalla Direzione investigativa antimafia di Agrigento e dalla Procura, a suo tempo presentata nei confronti di Marco Campione, l’ex patron di Girgenti acque (difeso dall’avvocato Lillo Fiorello, finito nella polvere quattro anni fa ed anche in carcere nel contesto dell’operazione Waterloo. Dissequestrato parte del patrimonio pari a 20 milioni di euro.
Per i giudici della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo presieduti dalla dottoressa Di Marco, non è stata riscontrata alcuna attività illecita. Nel novembre del 2022 vennero sequestrati due società e le varie partecipazioni in altre sei società tra le quali Girgenti Acque, oggi inesistente per fallimento; nove beni immobili; 26 beni mobili e 38 rapporti finanziari. Adesso il pronunciamento clamoroso della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo che ribalta tutto dato che non è stato ritenuto idoneo il castello indiziario che avrebbe rappresentato Campione come uomo socialmente pericoloso.
Marco Campione attualmente è imputato nel processo Waterloo.