Crisi idrica, Faraone (Italia viva) ad Agrigento: “Governo latitante”
Il deputato Faraone ha incontrato cittadini e associazioni
E’ ancora emergenza idrica in Sicilia. L’acqua ad Agrigento arriva ogni 32 giorni, ad Enna ogni 6 giorni, in alcuni quartieri di Caltanissetta manca da 110 giorni, dal 7 ottobre è iniziato il razionamento a Palermo, insomma è una situazione alquanto allarmante. Dopo la conferenza dei giorni scorsi davanti Palazzo D’Orleans in accappatoio e imbracciando taniche vuote per denunciare la crisi, il presidente dei deputati di Italia Viva Davide Faraone insieme ai colleghi di partito, oggi è arrivato ad Agrigento.
“Accusiamo il governo di latitanza. Questa emergenza sappiamo che ci sarebbe stata da un anno e loro non hanno fatto nulla, anzi, da luglio e agosto, quando è scoppiata l’emergenza, hanno pensato a requisire e trovare pozzi abbandonanti o stanno pensando ad intervenire sui dissalatori. Quindi oggi siamo nelle condizioni di salvarci solo se piove. I cittadini da soli non possono farcela, abbiamo visto palazzi interi a secco, acqua torbida, bidoni e acqua minerale per lavarsi, ecco la Regione e il Governo nazionale devono trovare le misure per fronteggiare la crisi, devono ascoltare l’opposizione e i consigli, e devono tutelare anche le attivita produttive che stanno soffrendo”, ha detto il deputato Faraone a margine dell’incontro che si è svolto in Piazza Pirandello dove da giorni ormai è in corso il sit in organizzato dal Codacons insieme ad altre associazioni. Presenti anche alcuni cittadini che hanno lamentato dei problemi. “Siamo stanchi, siamo stanchi mentalmente, e per giunta ci stanno arrivando le bollette da pagare. Noi non paghiamo, perche con gli stessi soldi paghiamo l’autobotte”, dice una delle residente della zona Campo sportivo di Agrigento.