Agrigento

Agrigento 2025: Presentati i primi 120 eventi, 4 elementi e un anno di meraviglia

Dai progetti d’arte internazionale alle radici profonde di una cultura millenaria, la Capitale Italiana della Cultura apre le sue porte al mondo.

Pubblicato 20 minuti fa

Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, si prepara a un anno di eventi straordinari che  coniugano i temi dell’arte, della natura e dell’identità culturale. Con i primi 120 appuntamenti,  il programma abbraccia mostre, concerti, installazioni e performance distribuiti in tutta la città  e nei luoghi più suggestivi del territorio, ispirandosi ai quattro elementi di Empedocle: Aria,  Acqua, Terra e Fuoco.  

L’Aria rappresenta l’ispirazione e la visione. Sky Reserve di Rafael Yossef Herman celebrerà il  cielo notturno incontaminato dell’isola di Lampedusa. Luminous Strays, un’installazione  multisensoriale di Efi Spyrou, studierà il rapporto tra tecnologia e natura. Rizòmata un gameplay  realizzato da Gamecompass, ridefinirà il concetto di memoria culturale, trasformandolo in  un’esperienza digitale interattiva, dove le origini della storia si intrecceranno con l’innovazione  per dare vita a un viaggio sorprendente. 

L’Acqua, simbolo di vita, guiderà eventi che analizzeranno il valore delle connessioni umane e  ambientali. A Lampedusa, l’installazione Hospitium di Tanja Boukal rifletterà sul tema  dell’accoglienza, mentre il celebre ensemble Klangforum Wien offrirà concerti immersivi e  coinvolgenti, culminando nel suggestivo Symposion, che fonde musica, degustazioni e paesaggi.  La Banksy Humanity Collection, curata da Thierry Angles, porterà ad Agrigento una selezione  delle opere dell’enigmatico artista britannico. 

La Terra diventa il filo conduttore per raccontare la matericità. La Biennale delle Città del  Mondo – Countless Cities di Farm Cultural Park esplorerà storie di città simbolo di resilienza  come il Bronx, Medellín e Nazareth, in un dialogo tra urbanistica e cultura. L’opera Siamo tutti  migranti di Edorado Malagigi, una scultura realizzata con legni di relitti, sarà un potente simbolo  di solidarietà e riflessione sull’umanità condivisa. The Silent Room di Nathalie Harb,  un’installazione suggestiva, approfondirà il concetto di rifugio come spazio di comunità. Il  Giardino della Pace di Gilbert Fillinger, unirà arte, paesaggio e memoria collettiva, trasformando  uno spazio pubblico in un simbolo universale di armonia e rinascita culturale. 

Il Fuoco, emblema di trasformazione, sarà il motore di eventi che stimolano l’immaginazione.  SPHAIROS, un ciclo di incontri filosofici con la direzione scientifica di Alfonso Maurizio Iacono e la direzione artistica di Giovanni Taglialavoro, porterà pensatori di fama internazionale nella  Valle dei Templi per riflettere su temi universali come la bellezza e la conoscenza. FestiValle, un  festival internazionale di jazz, trasformerà la Valle dei Templi in un palcoscenico naturale per  artisti di fama mondiale. Sisters Academy – The Boarding School, ideata dal collettivo danese  Sisters Hope, trasformerà Palazzo Tomasi in un luogo sospeso tra realtà e immaginazione, dove  i partecipanti saranno invitati a immergersi in una “società sensibile” che sfida le convenzioni,  indagando così nuove forme di connessione attraverso arte e ritualità.  

Il programma di Agrigento 2025 va oltre la semplice celebrazione del patrimonio culturale e  naturale, invitando il pubblico a riscoprire e riscoprirsi nei luoghi più iconici della città e del  territorio, trasformati in spazi vivi di dialogo e scoperta. Dalla maestosità senza tempo della  Valle dei Templi alla raffinatezza del Teatro Luigi Pirandello, ogni location diventa un crocevia tra  passato e futuro. I Giardini della Kolymbethra offriranno un’oasi di biodiversità e bellezza,  mentre la Basilica Cattedrale e il Mudia – Museo Diocesano esploreranno l’intreccio tra arte  sacra e contemporanea. Le vie del centro storico, come Via Atenea e le piazze intrise di storia,  si animeranno con performance teatrali, esposizioni e concerti. A Lampedusa, il fascino naturale  si fonde con l’arte attraverso installazioni e mostre che rifletteranno su temi di accoglienza e  resistenza. La Biblioteca Lucchesiana, tesoro del XVIII secolo, organizzerà mostre e incontri che  uniscono tradizione e innovazione. Lo Spazio Temenos, ex chiesa sconsacrata, si trasformerà in  un vivace centro per talk, spettacoli e proiezioni. Il Palacongressi, moderno punto di riferimento,  ospiterà eventi teatrali di richiamo e concerti che celebrano le tradizioni mediterranee. Il Teatro  Luigi Pirandello, emblema dell’arte drammatica siciliana, dedicherà la stagione a produzioni di  rilievo, tra reinterpretazioni contemporanee di classici e omaggi agli autori agrigentini. Il Museo  Archeologico Pietro Griffo diventerà il cuore dell’Efebo d’Oro Film Festival, un evento che  esplora il legame tra cinema e letteratura attraverso proiezioni e incontri con protagonisti del  settore. Ogni luogo, da Palazzo Tomasi a le Fabbriche alla Chiesa di Santo Spirito fino ai percorsi  del Polo Universitario, racconteranno di una città che guarda al futuro senza mai perdere di vista  ciò che è stata. Ogni angolo, con la sua unicità, contribuirà a creare un mosaico narrativo che  espande i confini della manifestazione, trasformando l’intero territorio in una fucina di idee e  creatività. Anche altre località aderiranno a questa visione corale: la Fondazione Sciascia a  Racalmuto ospiterà incontri e laboratori che uniscono filosofia, scienza e arte, mentre  Caltabellotta, con la sua storia millenaria, accoglierà eventi che fondono spiritualità e  performance artistiche, anche Sciacca e Ribera arricchiscono il racconto. A Sciacca, il Museo del  Corallo Nocito custodisce la memoria della tradizione marinara e multiculturale della città,  mentre il celebre Carnevale riempirà le strade di colori e vita, con un’edizione speciale per  Agrigento Capitale.

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