Agrigento

Restaurata l’urna di San Gerlando, Don Pontillo: “Un’opera segno di identità di una comunità”

Dopo i furti degli anni ottanta l'urna è stata oggetto di restauro e o9ggi viene riconsegnata alla comunità di Agrigento

Pubblicato 17 ore fa



Restaurata e riconsegnata alla comunità di Agrigento l’urna che ocustodisce i resti mortali di San Gerlando patrono della città. L’opera, che presenta insieme le tipologie dell’arca reliquiaria e della macchina processionale, venne realizzata su disegno del grande pittore monrealese Pietro Novelli.

Soggetti promotori del restauro sono stati l’ Ufficio Beni Culturale dell’Arcidiocesi e il Museo Diocesano Agrigento, mentre il rilievo preliminare è stato realizzato da Domenico Olivieri e Sofia Sanfilippo che ha curato anche il restauro delle parti lignee. Il progetto di restauro è stato curato da Antonio Mignemi della Mimarc mentre la creazione e integrazioni parti mancanti sono stati realizzati dalla Fabbrica Artigiana Argenteria Amato Antonino. Questa grande operazione è stata possibile grazie alla generosità dell’architetto Alfonso Comino che finanziato integralmente il restauro.

“Un momento di vera emozione e di apprezzamento dell’opera degli artigiani cesellatori contemporanei. Oggi presentiamo e restituiamo alla città un’opera come segno di identità. Preziosa testimonianza non solo del profondo sentimento religioso del popolo agrigentino verso il Patrono, ma anche la dimostrazione di una committenza colta e illuminata, che si rivolge quasi sempre a noti artisti per la loro esecuzione”, dichiara Don Giuseppe Pontillo responsabile beni culturali Curia di Agrigento.

L’urna, una cassa lignea scolpita e rivestita con argento cesellato, sbalzato e inciso fu Commissionata dal Vescovo Francesco Traina nel 1635, realizzata nel 1639. L’argentiere Michele Ricca e lo scultore Giancola Viviano realizzato l’opera. Purtroppo nel 1972 furono trafugati 10 dei 12 puttini e la statuetta del santo mentre l’urna si trovava nella Chiesa di San Domenico dopo la chiusura della cattedrale a seguito della frana. Al suo rientro in cattedrale nel 1983 ci fu un altro furto sacrilego e furono trafugati i restanti puttini e i sei riquadri con gli episodi della vita del santo.Nel 2012 il Comando carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale ha ritrovato e riconsegnato 6 degli 8 puttini dell’urna argentea di San Gerlando che erano stati trafugati. Nel 2013 fu ritrovato e consegnato in un altro puttino. 

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