Dallo scorso primo novembre presso tutti i punti nascita ASP, i centri vaccinali del Servizio di epidemiologia e gli studi dei pediatri di libera scelta è possibile eseguire l’immunizzazione passiva con anticorpo monoclonale per il virus respiratorio sinciziale (RSV) neonati e lattanti. La profilassi si esegue con una semplice puntura intramuscolo, è altamente sicura e viene proposta nei punti nascita alla dimissione.
“Il virus respiratorio sinciziale – spiega il direttore dell’Unità operativa complessa UTIN e neonatologia di Agrigento, Maria Grazia Mula – è la prima causa di bronchiolite sotto l’anno di vita, condizione, questa, che porta spesso ad ospedalizzazione ed insufficienza respiratoria. I bimbi più a rischio sono i pretermine, i neonati con patologie congenite (ad esempio cardiopatie) ma anche i nati sani in periodo epidemico cioè da novembre a marzo.
La prevenzione delle malattie da RSV in tutti i neonati è un’importante priorità per la salute pubblica in quanto non è disponibile attualmente una terapia specifica per il trattamento delle patologie da RSV.