Solo un colpo sparato in faccia da distanza ravvicinata con un fucile di grosso calibro. Modalità che avrebbero fatto pensare in prima battuta ad un agguato mafioso. Per gli investigatori, invece, la pista mafiosa si sta allontanando, anche per il passato ‘cristallino’ della vittima, Giorgio Saillant, 57 anni, il vigile del fuoco ucciso ieri sera, tra le 9 e le 10, a Vittoria, nel Ragusano, mentre stava rientrando a casa a fine turno. nel quartiere Forcone
Nato e residente a Vittoria, era entrato nei vigili del fuoco nel 1983. Per molti anni aveva prestato servizio a Vittoria poi, per quello che viene definito ‘avanzamento qualifica apicale dei sottufficiali’, era stato trasferito a Ragusa, nella sede centrale dove svolgeva le mansioni di capo turno. Era sposato e padre di tre figli. Il colpo sarebbe stato sparato da un auto. La moglie è stata la prima a correre in strada e a riferire poi agli investigatori di avere sentito un automobile allontanarsi in velocità. Indagini a tutto tondo, non è escluso lo scambio di persona anche se pare che Saillant sia stato atteso sotto casa ed è stato colpito mentre ultimava di parcheggiare la sua auto, una Volkswagen Passat. E carabinieri e polizia, che indagano congiuntamente, hanno trovato la vettura con ancora il motore acceso. Le indagini sono coordinate dal procuratore di Ragusa, Carmela Petralia, e dal sostituto Monica Monego.