I giudici del Tar Palermo hanno respinto la richiesta di sospensiva al calendario venatorio presentato dalla Regione Siciliana. E’ stata respinta l’istanza cautelare presentata dalle associazioni ambientaliste Legambiente Sicilia, Wwf Italia onlus e Lipu, l’Enpa, e la lega per l’abolizione della caccia che hanno impugnato il decreto dell’assessorato. Sono state accolte le tesi difensive delle associazioni unione associazioni venatorie siciliane, assistita dagli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, Liberi Cacciatori Siciliani, l’associazione Nazionale Cacciatori, l’associazione Italcaccia Sicilia, comitato regionale anuumigratoristi Sicilia, assistiti dall’avvocato Barbagallo, e l’assessorato regionale dell’Agricoltura, assistito dall’avvocatura. Gli avvocati hanno affermato che il calendario venatorio, in relazione ai periodi ed alle specie cacciabili, è pienamente rispettoso di quanto tassativamente previsto dalle leggi anche nel rispetto del principio di precauzione e di piena conservazione del patrimonio faunistico. Secondo i giudici le previsioni delineate del calendario venatorio dall’assessorato regionale, seppur in alcuni casi si discostano dal parere Ispra, devono considerarsi ragionevoli e in linea con il quadro normativo di riferimento. L’udienza di merito è fissata per il 4 dicembre.