Gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato a Ragusa il cittadino rumeno, George Mustafa, di 29 anni, che deve scontare una pena in carcere per il reato di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. Il giovane nel 2011 era diventato il terrore delle giovani donne ragusane che orbitavano nella zona di via Palma di Montechiaro, in particolar modo le studentesse minorenni. Le seguiva fino a casa ed appena entravano nell’androne le bloccava, le toccava nelle parti intime e poi si masturbava davanti a loro. La serialità dei crimini commessi aveva un unico comune denominatore, l’autore era affetto da mutismo. Ed e’ stata proprio la caratteristica del mutismo del violentatore a rendere certa la sua identificazione. Dopo un primo periodo di custodia cautelare in carcere e la successiva condanna per violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico per 3 anni e 6 mesi, l’indagato era prima rimasto in carcere e poi in detenzione domiciliare. Tornato in libertà per effetto della liberazione anticipata, si era reso subito irreperibile non rispettando le prescrizioni del magistrato di sorveglianza.
E cosi’ la Squadra mobile e la Divisione Anticrimine hanno chiesto e ottenuto un altro mandato di cattura. Mustafa, gia’ all’epoca dei fatti commessi, era solitamente impegnato a mendicare davanti farmacie, chiese e supermercati in quanto non aveva intenzione di lavorare, pertanto, non appena in possesso dell’ordine dei cattura, gli agenti della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile si sono subito recati a controllare questi luoghi. L’indagato pero’ non era piu’ domiciliato a RAGUSA da un anno e risultava irreperibile sul territorio ibleo ma, uno dei poliziotti impegnati nelle ricerche era certo di averlo visto pochi giorni prima nel centro cittadino di Ragusa. Sono bastate 24 ore agli agenti per scovarlo. Le fasi della cattura sono state particolarmente movimentate, in quanto Mustafa, non appena ha riconosciuto gli investigatori, si e’ subito dato a precipitosa fuga, ma e’ stato bloccato dopo un inseguimento e condotto in carcere.