Spiacevole sequela di episodi che ieri pomeriggio si sono registrati in pieno centro a Catania dove l’uomo, un pregiudicato catanese di 44 anni, ha preso di mira due giovani donne.
La prima donna, un’insegnante catanese, ora in servizio in Emilia Romagna, si è vista avvicinare dal molestatore mentre faceva la fila alla cassa della Libreria Cavallotto di Viale Jonio. Incurante della presenza di altre persone l’uomo vi si è avvicinato ed ha iniziato a palparle le parti intime invitandola a seguirlo fuori. L’intervento energico della madre della vittima e dei clienti del negozio l’hanno convinto momentaneamente a mollare la preda che, tuttavia, è stata attesa fuori dalla libreria laddove a mo’ di sfida l’uomo si era piazzato. Un cliente, argutamente, oltre ad avvertire telefonicamente il 112 lo ha immortalato con il suo Smartphone convincendolo così a fuggire via.
Nel frattempo, un carabiniere libero dal servizio, in licenza per il periodo natalizio nel capoluogo etneo, lo ha notato per strada, in Corso Italia, laddove il vessatore importunava ogni donna che incrociava sul suo cammino. Il militare contatta anch’egli la centrale operativa del Comando Provinciale il quale operatore lo rassicura avvertendolo che già due pattuglie delle Stazioni di Ognina e Piazza Verga si trovano nel vicino Viale Jonio proprio per rintracciare la stessa persona. Nel brevissimo frangente che serve ai carabinieri per spostarsi dal Viale Jonio al Corso Italia il soggetto si intrufola nell’androne di un palazzo di Corso Italia dove adocchia una giovane avvocatessa di Paternò (CT), praticante in uno studio legale catanese, ed in sua presenza si abbassa i pantaloni mostrando le parti intime e inseguendola sino all’uscio dello studio, dove la poveretta cercava rifugio, impedendogli di richiudere la porta dietro di se per la frapposizione del piede sulla soglia d’ingresso. Per fortuna i Carabinieri gli sono già addosso e, prima che aggredisca la donna, lo immobilizzano ammanettandolo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza con le accuse di violenza sessuale e violenza privata.