Due nuove apparecchiature elettromedicali essenziali nella cosiddetta “scrambler therapy” vanno ad arricchire i processi di cura e sollievo del dolore cronico, neuropatico ed oncologico dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. I nuovi macchinari, del valore complessivo di oltre 120mila euro, saranno destinati all’unita’ di medicina fisica e riabilitativa dell’ospedale di Licata e a quella di anestesia e rianimazione-ambulatorio del dolore dell’ospedale di Sciacca.
La “scrambler therapy” e’ un’innovativa ed efficiente arma nel trattamento antalgico, come sottolinea l’azienda in una nota. I dispositivi medici sono in grado di simulare sino a cinque neuroni artificiali che, attraverso elettrodi di superficie applicati sulla pelle, inviano dei segnali che vengono identificati dal sistema nervoso centrale del paziente come messaggi di “non dolore” capaci di “interferire” con le autentiche percezioni dolorose tendendo a neutralizzarle.
Il trattamento si dimostra efficace anche nei casi di resistenza agli oppiacei, non ha effetti collaterali, non e’ invasivo e permette un’immediata risposta del paziente con la tempestiva riduzione del dolore ed il perdurare del beneficio anche a distanza di mesi dalla fine del ciclo di cure. La “scrambler therapy”, gia’ sperimentata nell’hospice del “San Giovanni di Dio” di Agrigento, trattera’ sia il dolore cronico neoplastico, dovuto a patologia primitiva, metastasi e trattamenti di tipo chemioterapico, radioterapico e chirurgico, sia quello di natura non neoplastico legato a lombo sciatalgie, neuropatie post herpetiche, trigeminali o diabetiche, cervicalgie, sindrome dell’arto fantasma e nevralgie traumatiche o post chirurgiche. L’obiettivo aziendale perseguito dal commissario straordinario Mario Zappia, e’ quello di migliorare le condizioni di salute e la qualita’ di vita di tanti pazienti garantendo una moderna ed efficace gamma di terapie contro il dolore cronico.