Il sindaco di Sciacca Francesca Valenti esprime disappunto e rammarico avverso le deliberazioni assunte dalla Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2021/2022, convocata dal Commissario ad acta del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
“Deliberazioni che, ad eccezione della proposta su Ribera, sono state assunte tutte a maggioranza, con il voto contrario dei sindaci presenti, che in materia – ricorda il sindaco Francesca Valenti – hanno un ruolo fondamentale: l’articolo 139 della legge n. 59 del 1997 ha trasferito ai Comuni la competenza in materia di istituzione, aggregazione, fusione o soppressione di scuole per quanto attiene alle scuole dell’obbligo”.
La conferenza si è riunita in videoconferenza nelle giornate del 9 e 10 dicembre.
“Tante e imprevedibili – dice il sindaco Francesca Valenti – le novità che riguardano Sambuca di Sicilia, Cattolica, Casteltermini, Agrigento e Sciacca. In particolare, non si comprendono le ragioni che hanno spinto l’Ufficio d’Ambito di Agrigento a proporre per Sciacca la costituzione di 3 poli scolastici, considerato il numero complessivo della popolazione scolastica, anche in proiezione, le peculiarità urbanistiche della città e la specificità dell’edilizia scolastica saccense. I tre poli sembrano essere il risultato di uno studio tecnico, di una somma algebrica in cui non si considerano la tenuta nel tempo di quest’assetto, i bisogni degli utenti e la loro distribuzione nei diversi quartieri della città, la distribuzione omogenea degli ordini scolastici. La proposta della Conferenza provinciale della rete scolastica – continua il sindaco – non tiene conto della mutevolezza degli eventi, di cui è prova la pandemia da CoVid 19, dei rapidi cambiamenti storico-politici, che spesso implicano flussi migratori nuovi e diversi, dei molteplici scenari pedagogici-didattici non prevedibili, delle istanze degli Organi Collegiali che si sono espressi diversamente in materia; tanto meno è il risultato di un confronto con l’Ente comunale. Mi sfuggono le motivazioni per cui alcune sedi della scuola dell’infanzia siano state trasferite da un’Istituzione a un’altra. Preoccupa, non poco, la tenuta organizzativo-didattica della deliberazione assunta, considerato che non sono stati coinvolti tutti i gli attori del processo, in primis i Dirigenti scolastici di Sciacca che sono i garanti della tenuta della nuova Rete sul piano pedagogico e didattico. Considerazioni di ordine giuridico, sociale e pedagogico che sono emerse anche dal confronto, con modalità a distanza, tra l’Amministrazione di Sciacca e i Dirigenti scolastici sia prima che dopo la Conferenza provinciale”.
Il sindaco Francesca Valenti auspica, pertanto, che, “nelle sedi opportune, si dia ascolto alle esigenze reali della Scuola di Sciacca”.