Travolta dalle polemiche, l’assessore grillino alla Cultura del Comune di Ragusa, Stefania Campo, ha rassegnato al sindaco M5s Federico Piccitto, le proprie “irrevocabili dimissioni”. Una decisione presa all’indomani di una riunione di fuoco del Consiglio comunale. Le opposizioni l’hanno accusata di avere agevolato l’assunzione del marito in una cooperativa che si e’ aggiudicata un servizio in convenzione con l’amministrazione. “Prendo atto di una decisione sicuramente da apprezzare e rispettare – dice il primo cittadino – e che per l’ennesima volta dimostra la diversita’ del nostro modo di intendere il servizio alla citta’. Una scelta quindi, che fa onore a Stefania, con la quale sono fiero di aver lavorato finora non solo per le grandi capacita’ dimostrate nel proprio impegno quotidiano ma anche per il preziosissimo contributo umano che ha saputo dare fin dall’inizio del mandato”. Piccitto si dice certo che l’ex assessore “sapra’ chiarire la propria posizione nei tempi e nei modi piu’ opportuni, dimostrando di essere totalmente estranea alla vicenda che le e’ stata attribuita”. Il sindaco, per il momento, terra’ le deleghe che erano state attribuite all’Assessore Stefania Campo. Ma ad alcuni non basta. Il movimento Lab 2.0 chiede che sia il sindaco “a chiarire ogni cosa. E’ lui il capo dell’amministrazione pubblica ed e’ lui che deve spiegare a tutti perche’, nel nuovo appalto vinto dalla nuova cooperativa, l’unico lavoratore che e’ stato assunto, tra quelli che lavoravano in precedenza in questo servizio, e’ proprio il marito dell’ex assessore Campo. La Campo potra’ pure dimostrare di non essere coinvolta, ma di certo il sindaco non poteva non sapere”.