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Porto Empedocle ricorda gli aviatori Marco Cò e Giuseppe Cornacchia: domani la cerimonia commemorativa

Si terrà domani mattina a Porto Empedocle la cerimonia commemorativa degli aviatori Marco Cò e Giuseppe Cornacchia, periti tragicamente il 20 agosto del 1999 nel mare antistante la costa agrigentina. Organizzati dal Comune empedoclino, dalla locale Pro Loco, dalla sezione catanese degli Aviatori d’Italia e dal locale gruppo Carmelo Sanfilippo dell’associazione nazionale Marinai d’Italia si terranno due momenti di ricordo. Il primo alle 10.30 nella chiesa  SS Trinità di contrada Ciuccafa, con una messa a suffragio e alle 11,30 con un momento di riflessione e per la deposizione di una corona di fiori nei pressi del monumento eretto tre anni fa sul belvedere di via Spinola. Saranno presenti le massime autorità.

“Per la nostra comunità il valore della memoria è inestimabile e deve essere perpetuato soprattutto per le nuove generazioni. Il sacrificio di questi due eroi – sottolinea il sindaco di Porto Empedocle Calogero Martello – deve fungere da esempio per tutti coloro i quali hanno a cuore il rispetto dei valori principali del vivere quotidiano. In primis la generosità e la devozione a quello che si fa”.  Due nomi, quelli di Cò e Cornacchia che ai più dicono nulla, ma che nella realtà rievocano una storia dimenticata avvenuta da queste parti. Una storia tragica, consumatasi quel 20 agosto del 1999. In quel cielo di quel caldo giorno di 25 anni fa Cò e Cornacchia volavano a bordo del loro Tornado dell’Aeronautica militare italiana, con il grado di maggiore. L’aereo era partito poco prima da Gioia del Colle. A causa di un guasto sul velivolo, i due militari capirono che era il tempo di diventare eroi. Per evitare di far schiantare il Tornado su case, strade, piazze e palazzi i due militari decisero di sacrificare la loro vita, dirigendo il velivolo verso il mare, sganciandosi da esso con i paracadute, solo a pochi metri dal pelo dell’acqua. Poco prima il velivolo sfiorò decine di case nella zona tra Ribera e Siculiana. Per loro non ci fu scampo. 25 anni dopo, Porto Empedocle non dimentica e rilancia il ricordo di questi due eroi.