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Persero la vita in naufragio, migranti sepolti al Cimitero di Sciacca

Diciannove persone, che persero la vita nel Mar Mediterraneo nel disperato tentativo di raggiungere le coste siciliane, hanno trovato degna sepoltura al Cimitero di Sciacca. Terminati i lavori, iniziati lo scorso mese di febbraio, questa mattina si è tenuta una celebrazione commemorativa in loro ricordo, con la deposizione di una corona di fiori, alla presenza delle autorità comunali e di Tareke Brhane, presidente del “Comitato 3 ottobre”, un’organizzazione senza scopo di lucro cha ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’integrazione e dell’accoglienza, che prende il nome dal naufragio avvennuto al largo delle coste di Lampedusa il 3 ottobre del 2013, in cui persero la vita 368 migranti.

“Grazie all’impegno del “Comitato 3 ottobre” e alla fattiva collaborazione e all’impegno dell’amministrazione comunale – ha dichiarato il presidente, Tareke Brhane, è stata eliminata la disumanità di quei corpi, senza volto e senza nome, sepolti con un semplice numero in loculi anonimi e spesso fatiscenti, che cancellano ogni identità, ogni ricordo e ogni possibile riferimento per i loro familiari. Essere qui insieme all’amministrazione saccense a commemorare queste vittime è un piccolo passo avanti per tutte quelle persone che ancora oggi non hanno avuto una degna sepoltura. Un messaggio di speranza e di impegno civile, un segnale che molto si può e si deve fare”.

“Un atto dovuto, un impegno mantenuto. Il giusto decoro in ricordo di chi è morto alla ricerca della libertà”, ha aggiunto il sindaco, Francesca Valenti.