La Procura di Agrigento, guidata da Luigi Patronaggio, ha aperto un’inchiesta sulla morte dei due operai caduti nella cisterna del “sovrappieno” della diga Furore di Naro (Agrigento). I cadaveri dei due operai sono già stati individuati dal Nucleo “Saf” dei Vigili del fuoco. l pm di turno Salvatore Vella ha disposto l’invio sul posto degli uomini dell’Ispettorato del Lavoro e dell’Asp. Sul posto anche i Carabinieri che conducono l’inchiesta aperta dalla Procura.
Da una primissima ricostruzione dell’incidente, avrebbe ceduto la piattaforma sulla quale stavano lavorando i due operai, morti dopo essere precipitati in una cisterna alla diga di Naro, in provincia di Agrigento. I vigili del fuoco, a quanto si apprende, sono riusciti a calarsi con le corde e a individuare i corpi. Dopo il via libera del magistrato inizierà il recupero delle salme.
“Non si può morire di lavoro, chi ha delle responsabilità deve pagare. Sono vicino ai familiari, sapendo che nessuna parola potrà lenire il loro dolore. Nominerò immediatamente una commissione regionale di inchiesta per accertare le responsabilità. Giustizia deve essere fatta”. Così il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha commentato l’incidente avvenuto questa mattina alla diga di Naro (Agrigento) in cui hanno perso la vita due operai.