La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato, all’interno di un negozio di alimentari gestito da cinesi, oltre 2.200 kg di prodotti non idonei al consumo, e privi di qualsiasi forma di tracciabilità. In particolare, i finanzieri del Gruppo di Catania, dopo aver effettuato l’accesso per avviare un controllo di tipo fiscale, hanno riscontrato che all’interno dell’esercizio commerciale, gestito da una cittadina cinese, erano posti in vendita alimenti in cattivo stato di conservazione, privi dei requisiti di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea per la commercializzazione. Così le Fiamme Gialle hanno provveduto immediatamente a richiedere l’intervento dell’Azienda Sanitaria Provinciale. L’intervento degli ispettori sanitari ha determinato la sospensione dell’attività commerciale, e l’irrogazione di sanzioni. Numerose le infrazioni accertate dai militari sui prodotti esposti in vendita, in prevalenza farine, frutta secca, paste fresche e non, insaccati e carni varie: dalla mancanza della denominazione dell’alimento, all’elenco degli ingredienti, al paese di origine della merce sino al termine minimo di conservazione o la data di scadenza e finanche con confezionamenti improvvisati. Molti altri prodotti, di palese provenienza asiatica, non presentavano, inoltre, alcun tipo di informazione in lingua italiana. La cittadina cinese titolare dell’attività commerciale è stata segnalata all’autorità amministrativa per l’irrogazione delle sanzioni in materia di commercializzazione di prodotti alimentari, mentre sono in corso approfondimenti sulla complessiva posizione fiscale nonché sui canali di approvvigionamento della merce.