Cultura

Nasce il “Discovering Rural Sicily”, viaggio dal Belice all’Etna

Sette Gal insieme per delocalizzare il turismo in Sicilia

Pubblicato 13 ore fa

 Dal Belice fino alla maestosità dell’Etna, per scoprire le terre del Barocco, ma anche le zone del nisseno e i peloritani. Sette Gal, gruppi di azione locale, fanno rete per la prima volta e realizzano “Discovering Rural Sicily”, un percorso immaginario che “lega” queste zone della Sicilia alla scoperta di un’Isola lontana dalle solite mete turistiche, ma più vera e inesplorata. Ente capofila del progetto è il Gal Valle del Belice (Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa). Gli altri Gal coinvolti nell’iniziativa sono Gal Etna Sud (Mascalucia, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza), Gal Terra Barocca (Modica, Ragusa, Ispica, Scicli, Santa Croce Camerina), Gal Terre di Aci (Acireale, Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Valverde), Gal Terre del Nisseno (Campofranco, Villalba, Sutera, Sommatino, Serradifalco, San Cataldo, Riesi, Mussomeli, Montedoro, Milena, Mazzarino, Marianopoli, Delia, Caltanissetta, Butera, Bompensiere, Acquaviva Platani), Gal Valli del Golfo (Vittoria, Acate, Comiso, Gela), Gal Taormina e Peloritani (Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Gallodoro, Itala, Letojanni, Limina, Mandanici, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Rometta, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Spadafora, Taormina, Messina esclusivamente per le zone agrarie 5 e 6 (Contrade: Gesso, Salice, Castanea delle Furie, Massa San Giorgio, Massa San Giovanni, Massa Santa Lucia, Massa San Nicola, Curcuraci, Altolia, Molino, Giampilieri Superiore, Briga Superiore, Pezzolo, Santo Stefano Briga, Galati Sant’Anna, Galati Santa Lucia, Mili San Marco, Mili San Pietro, Larderia)). Con loro anche il centro di ricerche economiche e sociali per il Meridione. Il progetto è finanziato dal Dipartimento regionale siciliano dell’agricoltura. Tra i partner dell’iniziativa figurano l’assessorato regionale siciliano del turismo, l’assessorato regionale siciliano dei beni culturali, la federazione italiana Strade del Vino, Unpli Sicilia, l’osservatorio sul turismo delle isole europee, il Cnr Ismed. Il progetto è stato presentato in anteprima alla Bit di Milano. Alla conferenza, moderata da Daniela Scarsi, hanno preso parte, tra gli altri, Beatrice Briguglio, direttore e Roberto Garufi del Gal Taormina e Peloritani “Terre dei Miti e della Bellezza”; Giuseppe Trefiletti, presidente onorario Uras Federalberghi Sicilia; Marco Platania, docente di economia del turismo dell’università di Catania. “Le sfide di questo progetto sono tante – dice Platania – ma il lavoro dei Gal è quello di creare una rete che funzioni per dare al turista ciò che si aspetta. Offrire sul mercato esperienze turistiche uniche collegate a un territorio fortemente identitario come la nostra Isola. La Sicilia è stata sempre ricercata per questa sua vocazione identitaria e la capacità di raccontare tradizioni e abitudini che ci caratterizzano. Da dopo il Covid questa tendenza è aumentata. Sarà importante, dunque, farci trovare pronti”.

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