“Abbiamo stabilizzato il carcere duro e fatto alcune leggi importanti riguardo alle aggressioni patrimoniali: prima quando il boss moriva, i figli potevano beneficiare dei suoi beni illecitamente accumulati, e cosi’ se faceva sparire soldi; abbiamo irrobustito le norme del 41 bis e le abbiamo rese stabili. Abbiamo fatto una serie di cose per cui me l’anno giurata fin da quando ero ministro della Giustizia. Non me ne sono curato allora e non me ne curo adesso. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervistato a Sky Tg24. “Ciascun politico italiano – ha proseguito – e a maggior ragione che sia nato e sia stato eletto in Sicilia, ritengo debba dire cose contro le mafia e fare cose contro la mafia, usando ogni voto ricevuto contro la mafia. Personalmente e’ un impegno morale e l’ho fatto diventare il mio codice etico”. “Il porto di Gioia Tauro e’ molto controllato. Abbiamo ottenuto risultati straordinari contro la criminalita’”, ha aggiunto il titolare del Viminale rispondendo ad una domanda della giornalista Maria Latella.