PAREGGIO D’ORO. E la prima è andata. L’Akragas supera indenne il primo di due test fuori le mura amiche ad alto coefficiente di difficoltà. I biancazzurri riescono a fermare sullo 0-0 la vicecapolista Lecce di Moscardelli e ipotecano una salvezza che si avvicina sempre di più dal punto di vista matematico. La squadra di Rigoli, dunque, stupisce ancora e porta a casa un punticino utilissimo. Molta rabbia in casa giallorossa per un’occasione sprecata e , adesso, Foggia e Casertana possono tentare l’assalto al secondo posto.
RETROGUARDIE DI FERRO. L’Akragas si presenta al “Via del Mare” con gli sfavori del pronostico e, nella prima frazione di gara, i padroni di casa tentano di mettere il risultato in cascina con almeno cinque occasioni da rete. Superlativi Vono, quest’oggi titolare, e i centrali difensivi. Meno lucido l’attacco che però ha avuto vita difficile con la retroguardia leccese che si è rivelata veramente ostica. Nel finale, però, l’occasione per chiudere la gara capita nei piedi di Cristaldi che, al secondo minuto di recupero, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore del Lecce che respinge con i piedi in calcio d’angolo.
IMPEGNI SOCIETARI. La squadra dunque, ha risposto presente in campo sfornando una prestazione di carattere che ha permesso di conquistare punti in un campo difficilissimo. Adesso, con lo stesso impegno, dovrà essere la società a dare risposte agli innumerevoli interrogativi che nelle ultime settimane hanno circondato l’ambiente biancazzurro. La “questione illuminazione” è di vitale importanza per il futuro dell’Akragas e martedì, dopo due rinvii, dovrebbe essere il giorno in cui si risiederanno a tavolino Comune e Società. Rimane da sciogliere la matassa della “convenzione” stipulata proprio con l’amministrazione ma che, in men che non si dica, ha subito un clamoroso dietrofront. Numerosi gli interrogativi da risolvere.
SMENTITA AGGRESSIONE AI TIFOSI. Nel pomeriggio, nei momenti antecedenti all’inizio del match, era circolata la voce di un’aggressione ai supporters agrigentini da parte di alcuni tifosi leccesi con pietre che avrebbero addirittura distrutto i mezzi su cui viaggiavano gli agrigentini. La versione che, invece, gli stessi supporters hanno confermata è questa: un pullman di tifosi agrigentini, sbagliando strada per arrivare nel settore ospiti, si è ritrovata sotto la Curva Nord del Lecce e, alcuni esponenti peraltro distaccati dal tifo organizzato leccese, hanno colpito con le bandiere il pullman. Nessun danno è stato registrato sia al bus che ai tifosi stessi.
LECCE (3-4-3): Bleve; Alcibiade, Cosenza e Abruzzese; Lepore, Salvi, Lo Sicco, Legittimo; Surraco, Moscardelli, Caturano. All. Piero Braglia
AKRAGAS (4-3-3): Vono; Grea, Capuano, Marino, Moscat; Zibert, Vicente, Dyulgerov; Salandria, Di Piazza, Madonia. All. Pino Rigoli