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La Sea-Eye salva 172 migranti: “Fateci attraccare a Lampedusa”

La nave ong Sea Eye 5 ha soccorso 110 persone al largo di Lampedusa in tre diverse operazioni tra ieri e oggi, mentre altre 62 sono state soccorse dalla barca a vela Trotamar III. La prima operazione di soccorso ha riguardato 54 persone in difficolta’ in mare nella zona di soccorso maltese. L’equipaggio di Sea Eye ha contattato le autorita’ maltesi e poi quelle italiane ma, secondo quello che riferisce l’ong, non e’ riuscita a convincere entrambe a coordinare i soccorsi. La situazione peggiorava, l’acqua stava entrando nell’imbarcazione: a quel punto la nave ong e’ intervenuta e ha evacuato l’imbarcazione. Altre 93 persone sono state soccorse, dopo essere state avvistate dalla barca a vela Trotamar III, su indicazione della Guardia Costiera italiana: 62 sono rimaste a bordo della barca a vela e 31 sono salite sulla Sea-Eye 5. Durante il tragitto per raggiungere i 93, l’equipaggio della Se-Eye 5 ha avvistato un’altra imbarcazione alla deriva e ha salvato 25 persone. La Guardia costiera italiana si e’ fatta consegnare dalla Sea-Eye 5 i 31 sopravvissuti dell’ultimo salvataggio e ha dato disposizione alla ong di portare le persone rimanenti a Ortona, ma, spiega la ong, la nave “non e’ in grado di raggiungere Ortona per motivi tecnici” e “il capo missione ha chiesto che venga assegnato un porto piu’ vicino”. “Esortiamo le autorita’ italiane – ha affermato Gorden Isler, presidente di Sea-Eye – a tenere conto delle limitazioni tecniche della nostra nave e ad assegnarci a un porto vicino. La Sea-Eye 5 e’ una nave di salvataggio che fornisce il primo soccorso e salva vite. Non e’ stata costruita per nessun altro scopo. Non e’ adatta a viaggi in mare di piu’ giorni”. Sia la nave che la barca a vela sono ora dirette a Lampedusa. “I sopravvissuti – afferma Jan Ribbeck, capo missione – hanno bisogno di cure e restare sulla nostra nave per piu’ di 24 ore e’ inaccettabile. Come equipaggio, stiamo facendo tutto cio’ che e’ umanamente possibile. Ma dopo circa 36 ore di lavoro continuo, anche le nostre forze sono quasi esaurite. Abbiamo urgente bisogno del permesso di attraccare a Lampedusa”.