Pensavano di aver messo a segno con successo l’ennesimo colpo, ma stavolta il finale è stato decisamente diverso dalle loro aspettative: dovranno rispondere del reato di rapina aggravata i due giovani Angelo Rizzo, 22 anni e il ventisettenne Angelo Morciano, che mercoledì sera poco prima della chiusura hanno assaltato la farmacia Santa Margherita di contrada Runci, a Messina, e, con armi in pugno, hanno seminato il terrore tra i presenti, impossessandosi di circa duemila euro. Tutto si è svolto in una manciata di minuti: dopo una prima ricognizione a piedi davanti alla farmacia, i due malviventi hanno deciso di dare il via all’azione e, indossati i passamontagna, hanno fatto irruzione dirigendosi di corsa verso il bancone e facendo razzia dell’incasso, davanti ai clienti attoniti ed ai dipendenti impietriti dalla minaccia della pistola. Una volta fuori dalla farmacia, i due sono saliti sulla loro auto, che avevano parcheggiato poco distante, partendo a tutta velocità in direzione Catania. Non immaginavano però che uno dei dipendenti della farmacia, insieme ad un passante che aveva assistito alla scena, decidessero di seguirli in macchina. Nel frattempo, due pattuglie delle stazioni carabinieri di Giampilieri e di Santo Stefano Medio si stavano precipitando sul posto su segnalazione della centrale operativa, unitamente al comandante della stazione di Giampilieri che, libero dal servizio, aveva ricevuto la notizia della rapina e si era lanciato all’inseguimento con la propria auto privata. Giunti a Briga Marina, all’altezza di Piazza San Paolo, i due rapinatori si sono così trovati di fronte i carabinieri, che riconoscendo il veicolo in fuga gli hanno sbarrato la strada. A quel punto, dopo un disperato tentativo di dileguarsi a piedi, sono stati bloccati dai militari dell’Arma ed identificati dai due inseguitori come gli autori della rapina. L’immediata perquisizione del veicolo ha consentito di rinvenire l’intera refurtiva, che è poi stata riconsegnata ai legittimi proprietari, due passamontagna e la pistola utilizzata per l’atto criminoso, successivamente rivelatasi un’arma a salve. I rapinatori, entrambi messinesi gravati da precedenti di penali per reati contro il patrimonio, dopo le formalità di rito sono stati ristretti nella casa circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Sono tutt’ora in corso ulteriori indagini finalizzate a stabilire l’eventuale coinvolgimento dei due in altre rapine verificatesi in città negli ultimi mesi e non si escludono importanti novità già dalle prossime ore.