Non si ferma la ‘favola’ del Birrificio Messina. Firmato questa mattina l’atto di mutuo fra l’Ircac, l’istituto regionale di credito agevolato, e la cooperativa dello stretto. Si tratta di un finanziamento a tasso agevolato dello 0,30% annuo, di 500.500 euro relativo ad un credito a medio termine concesso per l’acquisto di una nuova linea di imbottigliamento. L’atto di mutuo e’ stato firmato nella sede dell’Ircac dal commissario straordinario Antonio Carullo e dal presidente della cooperativa Domenico Sorrenti. Anche grazie al finanziamento deliberato dall’Ircac, nei mesi scorsi la cooperativa – costituita nel 2013 da ex dipendenti, in tutto 15 soci lavoratori e tre sovventori e che ha avuto a fianco fin dall’inizio la Fondazione di Comunita’ di Messina – ha potuto riavviare la linea di produzione e tornare a funzionare a pieno regime. Il Birrificio Messina, attivita’ storica della citta’, era stata costretta a chiudere i battenti dalla precedente proprieta’, la societa’ Triscele, che aveva acquistato il marchio e lo stabilimento nel 2007. Dopo qualche anno la decisione di mettere in cassa integrazione i 40 dipendenti che, con la fine degli ammortizzatori sociali, si sono trovati senza occupazione. Alcuni di loro, pero’, hanno deciso di non arrendersi e hanno scelto di costituirsi in cooperativa e di investire nel progetto il proprio Tfr. A queste risorse finanziarie si sono aggiunte quelle di Coopfond, il fondo mutualistico della Lega delle Cooperative, a cui la cooperativa Birrificio Messina e’ associata, cui e’ seguita la vendita a rate con patto di riservato dominio del capannone di imbottigliamento da parte dell’Irsap. La produzione e’ cosi’ ripartita e la coop produce di nuovo la storica birra, dando cosi’ concretezza a un coraggioso progetto finalizzato alla produzione e all’imbottigliamento di circa 500.000 ettolitri l’anno con i marchi Doc e Birra dello Stretto.