Non si può certo dire che il sindaco Lillo Firetto non ce la stia mettendo tutta nel mettere in atto le riflessioni della moderna sociologia: riscoprire le ragioni della convivenza, della sobrietà, incentivare le forme del volontariato, della partecipazione.
E tra non molto sarà anche costretto a “confrontarsi senza massacrarsi”. E così tra una verniciatura di ringhiera e una pensilina forse a insaputa della soprintendenza, come dice l’ex consigliere Di Rosa, il sindaco dà fondo a molte iniziative e controlli amministrativi, il bilancio Dio solo lo sa, come pure solo l’Onnipotente sa che fine abbia fatto lo smartphone della consigliera Margherita Bruccoleri. Lentamente ma cum juicio si impone su molti aspetti amministrativi, perentorio su altri aspetti magari a scapito di un presunto consenso, Firetto è l’ultimo insieme a Zambuto dei più recenti Dioscuri politici (gli altri erano le coppie La Loggia – Bonfiglio, Giglia – Di Leo, Mannino -Errore, Sinesio – Sciangula) che hanno retto le sorti della nostra provincia e che oggi prova a reggere le sorti di Agrigento.
Un amministratore che, arrogandosi l’assessorato alla Cultura, va scoprendo con sagacia le glorie che riserva il Teatro Pirandello “un luogo sacro per la grande arte” lo ha definito, i dilemmi irrisolti della Sagra del mandorlo in fiore mentre nell’attesa di risolverli sfodera (fino ad ora con discrezione) i suoi gusti musicarelli e canzonettistici messi in atto a Porto Empedocle con una inedita tendenza lirico classica che si è giustamente compiaciuto di proporre con il concerto lirico al Pirandello.
Un buon concerto, tutto sommato, con interpreti molto conosciuti come il basso-baritono Salvaggio, la giapponese Nomoto, Federica Faldetta ospiti qualche anno fa del Parco Valle dei templi. Tutto per festeggiare l’inizio dell’anno con un “gran concerto” in due parti, che si è svolto oggi dalle ore 18, al Teatro Pirandello ad ingresso libero.
La prima parte è stata dedicata al Gran galà lirico con i soprani Makie Nomoto, Federica Faldetta e il basso baritono Salvatore Salvaggio con il pianista accompagnatore, maestro Salvatore Scinaldi. In programma arie tratte da opere di Rossini e Puccini per arrivare alle più note operette. La prima parte è stata presentata da Christian Lo Zito e Simona Carisi, la seconda parte ha avuto protagonisti l’Associazione “Sinfonie” con la sua omonima orchestra, la corale polifonica “R. Chinnici”, il Coro gospel “Joy’s Chorus”, il tenore Gabriele Ferrigno, i soprani Fiammetta Bellanca e Liliana Aiera. Un piccolo viaggio musicale tra i più bei temi del jazz, blues, della lirica, un tocco di gospel, fino a brani più raffinati del soul moderno e del pop.
In questa seconda parte sono cambiati i presentatori con Assunta Tirrito e Marco Santoro. Direttore d’orchestra il giovanissimo Raimondo Capizzi.
Le foto sono di Diego Romeo