Il debutto teatrale era avvenuto lo scorso inverno al Teatro Della Posta Vecchia, ne avevamo scritto su Grandangolo additandolo, insieme ad altre opere rappresentate ad Agrigento come meritevole di calcare le tavole del Teatro Pirandello.
Adesso “Cartoline colorate” di Giusi Carreca e Annamaria Tedesco, arriva ampliata in alcune sue parti, sulla scena estiva del pianoro di Giunone per merito del Parco Valle dei Templi. Il testo scritto a quattro mani dal tandem affiatato Carreca-Tedesco è possibile trovarlo in una collana delle edizioni Medinova che sta ampliando le sue iniziative editoriali sotto la guida di Antonio Liotta. Una esperienza editoriale che è nata a Favara e che martedì prossimo presenterà presso le Farm la raccolta di versi di una poetessa siriana.
Un testo utile per dibattiti e discernimenti, quello di Carreca e Tedesco e che a parer nostro meriterebbe una attenzione al pari di quella che dovrebbe essere riservata ad altre rappresentazioni teatrali delle compagnie agrigentine, come dicevamo allora e ripetiamo ancor oggi. Per quanto ci riguarda ne chiederemo l’inserimento nel Caffè letterario “Sulla strada della legalità “ che proprio stasera ha chiuso i battenti dopo circa 26 opere presentate e discusse con i loro autori.
Un testo dove teatro e letteratura si intersecano a vicenda sollevando l’eterno problema del femminismo che rischia di diventare fra i tanti rischi, sterile “maschilismo”. Scorrendo i personaggi ci si accorge di otto donne dure, battagliere, anche fredde nella loro disperazione oppure nella ostentata sofferenza, tutte reduci o fuoruscite, così parrebbe, dalla nicchia dorata di un femminismo e che si ritrovano più emarginate di prima , nonostante le fughe ancora sotto controllo (magari a distanza) del maschio. Il panorama che offrono oggi queste lotte ci dicono di un “case cold”, di casi irrisolti i cui fili devono ancora essere riannodati.
La riduzione teatrale che abbiamo visto coinvolge otto attrici con altrettante storie che rappresentano l’universo femminile, storie spesso crude e amare. In definitiva Carreca e Tedesco sembrano dirci una difficile e ovvia verità e cioè che ci sarebbe bisogno, come auspicato da laici e religiosi, di una rivoluzione dell’immaginario che rappresenti le donne come individui, non come Altro ma come soggetti. Un cambiamento di mentalità può più di tutte le leggi del mondo. Del resto persino l’estremista-femminista Catharine MacKinnon sostiene oggi che “il frutto avvelenato del femminismo è anzitutto quello di contrapporre maschi e femmine in una guerra che li vede divisi da un confine invisibile di cui fino ad un momento prima ignoravano l’esistenza”. Senza dimenticare che il Dio Creatore chiese al primo uomo “Chi ti ha svelato che la donna è la tua nemica”?
E sotto questo aspetto la lista dei personaggi-interpreti favorirà l’approccio più completo al senso della messinscena teatrale.
Ecco i personaggi e gli interpreti:
Mariapia Zerilli – Doppio lavoro
Elisa Cilona – Giulia di bianco vestita
Mariuccia Trupia – La vecchiaia
Barbara Capucci – Il rimpianto
Ilaria Mitidieri – I festini
Giorgia Flora – La puttana
Lina Gueli – Le botte
Maria Rosa Montalbano – Il divorzio
Roberta Scramuzza – voce di” Cartoline”
Giorgia Flora – vice di “Pensu”
MariaRosa Montalbano – voce di “Un amore”
Olga Begeza – fisarmonicista
Annamaria Tedesco – al piano
Le canzoni sono scritte e musicate dalle autrici dei testi.
(testo e foto di Diego Romeo)